La maison svela Master Ultra Thin Enamel, anticipazione del Salone di Ginevra che punta a sottolineare la sua grande tradizione manifatturiera.
Una maison che fa da sempre dell’alta precisione il proprio marchio di fabbrica, tra le poche che ancora oggi effettua nei propri stabilimenti le operazioni di incastonatura, incisione, guillochage e smaltatura dei gli orologi. Un Dna ben preciso ribadito da Jaeger‑LeCoultre nel presentare le anticipazioni del Sihh 2019 e in particolare nello svelare in anteprima il Master Ultra Thin Enamel.Realizzato in edizione limitata a soli 100 esemplari, l’orologio si distingue dagli altri modelli della collezione per l’inedito design degli indicatori delle ore, più lunghi e con doppia punta a ore 12, 3, 6 e 9. La cassa in oro bianco, ampia 39 mm e spessa 10,4, ospita al suo interno il movimento meccanico automatico con riserva di carica di 70 ore con indicazioni di ore, minuti, secondi, data e fasi della luna.Vero punto di forza del Master Ultra Thin Enamel è però il quadrante sul quale si affacciano due di quei “mestieri rari” tramandati da generazioni negli atelier Jaeger-LeCoultre: guillochage e smaltatura. A realizzare la lavorazione guillochage di ogni quadrante è una sola artigiana, testimonianza di una tradizione che resiste ancora al passare del tempo. La smaltatura, invece, è un processo antico e che rischiava di essere dimenticato, reintrodotto dalla maison nel 1996 e oggi fondamentale per donare all’orologio la luminosità e i riflessi che lo contraddistinguono.