L’ARTE DELL’OROLOGERIA DIVENTA PATRIMONIO UNESCO

L’Organizzazione delle Nazioni Unite ha riconosciuto il prestigioso status alle attività svolte tra Francia e Svizzera, nella Regione di Jura.

L’arte dell’orologeria rientra tra i patrimoni culturali dell’umanità, e come tale va custodita e tutela. A stabilirlo è stata l’UnescoOrganizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura, che ha inserito nel prestigioso elenco anche il processo creativo e il know-how che da secoli caratterizza l’attività della regione di Jura, a cavallo tra Francia e Svizzera. Una decisione che arriva dopo la richiesta ufficiale avanzata proprio dai due Paesi nel 2019, per proteggere una tradizione che viene ancora oggi tramandata di generazione in generazione.

L’Unesco si è espressa in merito lo scorso 16 dicembre, garantendo all’orologeria il prestigioso status in quanto “crocevia di scienza, arte e tecnologia”. Una decisione che si inserisce nel solco già tracciato nel 2009, quando le città di La Chaux-de-Fonds e Le Locle furono iscritte tra i siti patrimonio dell’umanità. In entrambi i casi, venne riconosciuta l’importanza dell’architettura e della pianificazione urbanistica collegata all’industria delle lancette, dell’automazione e della musica: “Anche se queste abilità hanno innanzitutto una funzione economica, non possiamo ignorare come abbiano influenzato il tessuto sociale delle Regioni interessate, contribuendo alla definizione dell’identità della comunità locale”.Di pari passo con il riconoscimento arrivato dall’Unesco, un gruppo di esperti svizzeri e francesi, formato da artigiani, addetti alla formazione e rappresentanti delle realtà museali, si occuperà di preparare un piano per la salvaguardia del savoir-faire orologiero, compresa la documentazione, il miglioramento e la trasmissione di quest’arte unica al mondo. Il nuovo status porterà inoltre a una serie di iniziative frutto della cooperazione di tutti i rappresentanti del settore, a partire da una mostra fotografica organizzata in collaborazione dall’International Watchmaking Museum di La Chaux-de-Fonds e dal Museum of Time di Besançon, che aprirà nei prossimi giorni.

(cover e immagini dalla manifattura di Jaeger-LeCoultre)