SIHH 2019: VACHERON COSTANTIN E IL CALENDARIO PERPETUO INARRESTABILE

La maison lancia al salone di Ginevra il Traditionnelle Twin Beat, dotato di un innovativo sistema a due frequenze.

Un orologio spettacolare e all’avanguardia, capace di adattarsi alle esigenze di chi lo indossa e imporsi come uno dei più interessanti tra quelli svelati a Ginevra in occasione del Sihh 2019. Vacheron Costantin presenta il  Traditionnelle Twin Beat Calendario Perpetuo, dotato di un innovativo sistema ancora in fase di brevetto che permette a chi lo indossa di scegliere tra due diverse frequenza: la modalità ad alta frequenza Active (5 Hz) e la modalità a bassa frequenza Standby (1,2 Hz), senza ritardi nella misurazione del tempo.L’ora e le informazioni del calendario sono così visualizzate sul quadrante quando l’orologio è al polso, oscillando a una frequenza elevata, mentre una volta a riposo è possibile attivare la modalità standby che permette di estendere la durata della riserva di carica fino a un minimo di 65 giorni. In questo modo il modello, a carica manuale, può essere lasciato nel cassetto per oltre due mesi senza smettere di offrire le funzioni di misurazione del tempo. All’interno dell’orologio batte il calibro 3610, composto da ben 480 componenti e dalle dimensioni molto ridotte: solo 6 mm di spessore e 32 di diametro, con il fondello in vetro zaffiro della cassa in platino da 42 mm che rende possibile ammirarne il funzionamento. Per realizzare il modello, gli artigiani Vacheron Constantin si sono trovati a dover riprogettare il meccanismo saltante delle indicazioni, ora completamente ripensato grazie a un sistema con molla a doppia velocità che richiede un quarto della coppia solitamente utilizzata nelle versioni tradizionali.Certificato dal Punzione di Ginevra e disponibile esclusivamente presso le boutique della maison, il Traditionnelle Twin Beat Calendario Perpetuo è ispirato agli orologi realizzati durante il periodo Edo in Giappone, dotati di bilanciare singolo o doppio che permettevano dei cambi automatici nella velocità di funzionamento, visto che le giornate erano divise in sei segmenti di lunghezza variabile da una stagione all’altra. Non a caso un orologio lanterna giapponese di questo tipo, risalente al XVIII secolo, è stato esposto presso lo stand Vacheron Constantin al Salone di Ginevra.