Dalle attenzioni quotidiane alla manutenzione straordinaria, tutte le indicazioni da seguire per rendere un segnatempo eterno
Lunga vita all’orologio. Si fa presto a dirlo, pensando al nostro segnatempo preferito, ma dimenticando quanto questo possa essere un oggetto delicato, che richiede cura e particolari accorgimenti. Ma non solo: per i pezzi più pregiati, che non vuol dire assolutamente i più costosi, è buona norma prevedere una manutenzione regolare. Un po’ come fareste con i tagliandi della vostra autovettura o motocicletta.
Un breve elenco di buoni consigli può essere utile a capire di cosa si sta parlando. La macchina orologio è un insieme di meccanismi meccanici, i quali nei loro movimenti generano un attrito. Per questo primo problema è previsto l’impiego, nella fase costruttiva, di specifici oli lubrificanti che proteggono il meccanismo dall’usura del tempo. I lubrificanti, però, possono perdere di efficacia negli anni, mentre l’attrito può produrre delle polveri che possono intrufolarsi nei minuscoli meccanismi, causando inceppamenti o rotture. Per non parlare dei movimenti “esterni” relativi alle operazioni di carica, di correzione e rimessa dell’orario, di attivazione del cronografo ecc.
A questi aspetti primari vanno aggiunti effetti indesiderati secondari, ma non meno importanti. Come l’esposizione dell’orologio a temperature limite (generalmente oltre i 60°C – se lo si lascia esposto al sole, ovviamente, o quelle inferiori allo 0). Temperature che, intanto, limitano il funzionamento di quelli a batteria, ma soprattutto causano l’alterazione – e quindi l’efficacia – degli oli lubrificanti. Sia gli orologi meccanici sia quelli al quarzo sono sensibili agli sbalzi di temperatura. Non è poi raccomandato, o per meglio dire consigliato, l’impiego degli orologi nella pratica di attività sportive come tennis, golf o mountain bike, per proteggerli dalle vibrazioni che potrebbero danneggiarne il movimento.
Altro nemico dei meccanismi contenuti all’interno di una cassa di orologio può essere l’esposizione ai campi magnetici. La vicinanza a forti campi magnetici può infatti alterare il funzionamento dell’orologio. Principalmente per quelli con propulsione meccanica, sia a carica automatica che manuali. Tutti i moderni segnatempo sono progettati per resistere ai campi magnetici, ma in alcuni casi campi molto forti potrebbero magnetizzare componenti in acciaio, come ad esempio la spirale del bilanciere. I sintomi dell’effetto elettromagnetico? L’orologio potrebbe andare molto avanti oppure fermarsi. A quel punto diventa necessario un intervento di demagnetizzazione di un centro assistenza qualificato.
Il capitolo cura e manutenzione deve prevedere anche la pulizia dell’orologio, che è sì impermeabile ma è spesso a contatto con acqua – come abbiamo visto sopra – o sudore. Il consiglio è di pulirlo con un panno morbido e asciutto, riservato a questo. Inoltre è possibile spazzolare il bracciale di metallo o il retro dell’orologio, con uno spazzolino asciutto, in modo da eliminare eventuali granelli di polvere sedimentati. Va ovviamente evitato ogni possibile contatto con prodotti chimici – vernici, solventi o detersivi domestici, nonché cosmetici, profumi, ecc. Tali sostanze possono danneggiare le guarnizioni e alterare l’estetica della cassa e del bracciale.
(Le immagini della Gallery sono del Customer Service di Swatch Group Italia )