OROLOGI IN UNA GALASSIA LONTANA LONTANA

Da Devon a Seiko passando per Nixon, tutte le maison che si sono confrontate con il magico mondo della saga di Star Wars

Numeri da record a pochissimi giorni dall’uscita in sala, con i 500 milioni di euro al botteghino già raggiunti e superati e il solito tam tam mediatico che si è scatenato puntuale come un orologio svizzero, per rimanere fedeli al luogo comune. “Star Wars: Gli Ultimi Jedi” è stato ampiamente analizzato in ogni suo aspetto: dalla trama alla performance di nuovi attori e mostri sacri della saga passando per la colonna sonora del solito John Williams. Quello che non è emerso dalle varie analisi comparse in rete è però il rapporto tra l’epopea spaziale più famosa del grande schermola (la pellicola è l’ottavo capitolo ufficiale) e il mondo delle lancette. In passato la scelta di Luke Skywalker e della principessa Leila (la compianta Carrie Fisher, scomparsa poco dopo aver terminato le riprese del film) era ricaduta su Devon Works e sui suoi segnatempo all’avanguardia made in Usa.Un’unione sancita ai tempi de “Il risveglio della Forza” (episodio VII, per chi avesse un po’ di confusione), quando l’azienda americana aveva lanciato il suo Star Wars by Devon dal look più che fantascientifico, con pezzi prodotti da una compagnia aerospaziale, celle per la ricognizione ottica, contatti elettrici e un sistema di indicazione del tempo attraverso un vetro rafforzato da nylon intrecciato. Costruito in DLC, innovativo rivestimento a base di carbonio, il modello nascondeva vere e proprie chicche per la gioia degli appassionati di Star Wars, come le ali dei Tie Fighter (gli spietati caccia dell’Impero) incorporate nella cassa e il cinturino in pelle a richiamare i motivi dei guanti di Dart Fener (Darth Vader se preferite il nome originale), antagonista per eccellenza dei vecchi capitoli e ancora oggi forse il personaggio più idolatrato dai fan. Gli orologi Devon Works, però, non sono apparsi durante “Gli Ultimi Jedi”.

Stessa sorte capitata all’ orologio Star Wars creato da Nixon, venduto a un prezzo decisamente più abbordabile (circa 275 euro contro i 28mila dell’edizione limitata creata da Devon). Omaggio al personaggio di Luke Skywalker e con evidenti richiami cromatici al look delle Guardie Reali dell’Imperatore (i soldati in rosso che accompagnavano il malefico Palpatine, per chiarirci), anche questo modello non è mai finito sotto gli occhi delle telecamere.

E la lista si allunga se pensiamo ai sei orologi in edizione limitata rilasciati da Seiko nel 2002, modelli abbastanza semplici, ognuno dedicato a un diverso personaggio di Star Wars (tra i quali il leggendario Maestro Yoda). Anche qui, il copione però non ne prevedeva l’uso durante combattimenti a colpi di spade laser e inseguimenti tra astronavi.

La saga, insomma, continua a ispirare le maison di tutto il mondo con i suo fascino irresistibile. Nello spazio, però, non c’è spazio per le lancette. Almeno fino al prossimo capitolo.