In 13 punti, la grande storia di una maison dall’ottimo rapporto qualità prezzo che festeggia oggi un traguardo importante
Una storia lunga, lunghissima, scandita a un ritmo impeccabile ed inequivocabile. Eberhard & Co. festeggia i suoi 130 anni fatti di modelli dallo stile rigoroso, il design accattivante e un modo innovativo di svolgere il proprio compito: misurare il tempo.
Per celebrare i 130 anni l’azienda lancia in edizione limitata Chrono 4 130, in acciaio inox e con cassa da 42 mm con finitura satinata. Il quadrante scheletrato lascia intravedere la platina e i ruotismi del movimento grazie al ponte superiore in vetro zaffiro (spesso 3 decimi di millimetro) con un fondo aperto per ammirare l’oscillazione della struttura circolare.
Cercare di riassumere 130 anni è un esercizio complesso, ma volendolo compiere, ecco 13 tappe fondamentali nella storia della maison…
La fondazione
1887: Georges-Emile Eberhard, 22 enne figlio di un orologiaio, fonda a La Chaux-de-Fonds la Manufacture d’Horlogerie Eberhard & Co., fabbrica con sede in Svizzera. Una scommessa che si rivelerà vincente.
Il cronografo
1919: dopo aver lavorato a rivoluzionari sistemi di lettura della data e dell’ora, la Eberhard lancia il suo primo cronografo da polso, con fondello a cerniera e anse snodate.
Di padre in figlio
1926: Georges-Emile cede il controllo della compagnia ai figli Georges e Maurice che creano il primo orologio automatico da polso, adottato successivamente dagli ufficiali della marina miliare italiana.
Pionieri si cresce
1935: l’anno di una vera rivoluzione. La Eberhard & Co., dopo anni di ricerca, commercializza il primo cronografo a 2 pulsanti con arresto e rimessa in marcia senza azzeramento, anticipando un concetto oggi familiare a tutti noi.
Oltre i limiti
1939: la casa elvetica si spinge ancora più in là, lanciando il primo cronografo da polso rattrappante che permette il doppio cronometraggio.
Successo Extra-Fort
1942: viene lanciata la linea Extra-Fort, ancora oggi uno dei pilastri del brand.
Anche per lei
1950: finita la Seconda Guerra Mondiale, Maurice rivela l’azienda dal fratello e apre la produzione al mondo femminile. La linea Extra-Fort con azzeramento a slitta si afferma tra le collezioni simbolo della maison.
In profondità
1959: la maison presenta un’altra collezione destinata a rappresentarla negli anni, lo Scafograf, pensato per gli amanti delle immersioni subacquee.
Una storia anche italiana
1969: Maurice Eberhard cede l’azienda che porta il suo nome a un italiano pronto a proiettare la maison nel suo futuro e ad affrontare brillantemente la crisi data dall’avvento degli orologi al quarzo.
Per non dimenticare
1992: la grande passione di Palmiro Monti per le auto d’epoca e per Tazio Nuvolari -mito che rischiava di cadere nel dimenticatoio – porta al lancio di una collezione di cronografi che portano il nome del pilota.
Unico nel suo genere
2001: viene lanciato il Chrono 4, acclamatissimo cronografo dotato di contatori in fila uno a fianco all’altro, novità assoluta per il settore coperta da brevetto.
Cambio di rotta
2017: qualche mese dopo aver partecipato alla fiera di Baselworld con un grande stand a pian terreno (il più prestigioso), la maison comunica che è giunto il momento di ripensare al modo di presentare le sue novità e la sua intenzione di lasciare la fiera.