Les Cabinotiers Solaria 9600-C000G-231C UGC 

VACHERON CONSTANTIN LES CABINOTIERS SOLARIA: ECCO COM’È FATTO L’OROLOGIO PIÙ COMPLICATO AL MONDO

FacebookTwitterWhatsApp

Vacheron Constantin presena un movimento con 41 complicazioni, cinque funzioni astronomiche mai riunite prima, 1521 componenti in una cassa di 14,99 mm: un nuovo primato dell’orologeria meccanica.

Vacheron Constantin: l’orologio dei record

Riscrivere le regole della grande complicazione. Per celebrare 270 anni di storia, Vacheron Constantin presenta un esemplare unico che porta il concetto di orologio meccanico al suo estremo: Les Cabinotiers Solaria Ultra Grand Complication – La Première, il segnatempo da polso con il maggior numero di complicazioni mai realizzato. Quarantuno per l’esattezza, frutto di otto anni di sviluppo e 13 domande di brevetto.

Sotto la superficie di una cassa in oro bianco da 45 mm di diametro per appena 14,99 mm di spessore si cela il Calibro 3655, un movimento a carica manuale composto da ben 1521 componenti. Il progetto – visionario, quasi impossibile – è stato portato avanti da un solo orologiaio, che ha disegnato il movimento, concepito la cassa e curato ogni dettaglio tecnico ed estetico. Un orologio che va oltre la complicazione: entra nell’orbita dell’arte astronomica.

Le tre dimensioni del tempo

Il cuore del progetto ruota attorno a una domanda affascinante: come possiamo leggere il tempo in tutte le sue forme? Les Cabinotiers Solaria UGC risponde con tre letture simultanee: tempo civile, tempo solare e tempo siderale, ognuna attivata da un proprio rotismo. Le ore civili scorrono al centro del quadrante principale, mentre l’ora solare si manifesta attraverso la complicatissima equazione del tempo e l’indicazione dell’altezza e culminazione del Sole. L’ora siderale, infine, prende forma sul fondello, con una visualizzazione in tempo reale della volta celeste.

Tra le innovazioni astronomiche spicca una prima mondiale: la possibilità di calcolare quanto manca prima che una determinata stella appaia al centro del cielo visibile. Un cronografo rattrappante, combinato con una carta celeste rotante e trasparente, consente di “vedere” il futuro astronomico con una precisione stupefacente. La complicazione è talmente avanzata da aver richiesto una delle 13 domande di brevetto depositate per questo modello.

Musica celeste e miniaturizzazione estrema

Ma la vera prodezza non è solo nel numero di funzioni. È come queste siano state integrate. Una suoneria Westminster con quattro martelli e quattro gong, uno dei meccanismi più complessi mai creati, è racchiusa all’interno del movimento senza sacrificare lo spessore. La qualità sonora è stata ottimizzata attraverso un lavoro minuzioso su forma, massa e disposizione dei componenti. Le onde sonore attraversano una cassa progettata per vibrare, amplificare, risuonare.

La miniaturizzazione è stata portata al limite. Tutte le complicazioni astronomiche sono state inserite in un modulo di soli 2,8 mm di spessore, agganciato al movimento di base con un sistema “plug and play” brevettato, che permette montaggio e smontaggio senza perdita di energia o precisione. Ogni disco – in zaffiro o metallo – è lavorato con uno spessore inferiore al millimetro. E anche l’estetica segue la funzione: quadranti puliti, giochi di grigio, indici in oro bianco rodiato, indicazioni intuitive malgrado la complessità.

Un’opera unica, e irripetibile

Les Cabinotiers Solaria Ultra Grand Complication – La Première è un pezzo unico, come inciso sul fondello. È certificato con il Punzone di Ginevra, a testimonianza della qualità assoluta dell’esecuzione. Le complicazioni coprono ogni campo: calendario perpetuo, fasi lunari, maree, zodiaco astronomico, cronografo rattrappante, tempo universale, doppio fuso orario, indicazioni solari tridimensionali. Anche la riserva di carica – 72 ore – è perfettamente calibrata per sostenere la molteplicità delle funzioni.

Questo orologio non è in vendita: è un esercizio di virtuosismo, un manifesto tecnico e poetico. Un nuovo vertice per Vacheron Constantin, che dimostra come “fare meglio se possibile” non sia solo un motto, ma una realtà.

 

 

 

 

 

FacebookTwitterWhatsApp