Castro Rolex

FIDEL, L’ANTIMPERIALISTA CON IL ROLEX

Castro, un leader maximo di polso, antesignano della moda di portare contemporaneamente due orologi

Una lunga e controversa storia d’amore, quella tra Fidel Castro e gli orologi Rolex. Una storia che sa tanto di Montecchi e Capuleti, di famiglie (ideologiche in questo caso) su fronti opposti e in apparenza prive di punti di contatto. Il leader comunista e la casa di produzione di orologi di lusso per antonomasia, la passione e l’ossimoro, la praticità e lo sfarzo. Sono innumerevoli le opposizioni e le incoerenze che hanno caratterizzato questo rapporto, tanto da produrre immagini iconiche e opinioni discordanti. Un amore ostacolato, ma non segreto, tanto che Castro si fece ritrarre di continuo con i suoi ben due Rolex al polso. Sarebbe stato anche difficile il contrario, visto che li indossava sempre. Un amore allentatosi nell’ultima parte della vita del leader maximo, che, ormai vecchio, si convertì all’orologio digitale; ma questa è un’altra storia.

Castro indossava i Rolex anche all’incontro con Khrushchev davanti all’immagine di Karl Marx. Una storica foto che risale a questa occasione, cattura lo sguardo divertito di Khrushchev nell’osservare i due Rolex al polso di Castro, esposti nel gesto di accendersi un sigaro. Il Rolex fu protagonista della presa del potere a Cuba, occasione in cui Castro ne regalò uno al suo compagno Ernesto “Che” Guevara (altre fonti sostengono che l’orologio del “Che” fosse invece un regalo di suo padre per la laurea in medicina): era probabilmente un GMT-Master in acciaio, ref.1675, con bracciale Oyster e ghiera bicolore, mentre Castro indossava un GMT- Master ref.6542 o un ref.1675 con ghiera monocroma nera.

Un’altra indimenticabile fotografia raffigura il leader con questo modello al polso, mentre si accende un sigaro. L’immagine ritrae Castro con le mani sulla testa e il Rolex bene in vista sul polso sinistro. Un’immagine che si fa icona, testimone oculare di un personaggio e di un’epoca storica, tanto che Sarkozy, pur non essendo un sostenitore della rivoluzione cubana, la appese nel suo studio.

Castro Rolex

Il Rolex Submariner fu protagonista nella rivoluzione contro Batista. È proprio con quel Submariner che Castro venne immortalato per la rivista Life, sul balcone dell’Hilton Hotel, dopo la vittoria.

E dunque, un rapporto viscerale con l’oggetto, una fusione almeno iconografica. C’è da chiedersi allora il perché di questo legame. Un tentativo da parte di Castro di ostentare una fittizia opulenza di Cuba? La volontà di affermare la superiorità del “castrismo” tramite l’oggetto-simbolo del potere? Il divertimento di provocare e stupire? O semplicemente un amore, una passione che, in quanto tale, non trova spiegazioni nelle logiche della razionalità, e si alimenta solo di se stessa? Un’avidità e una bramosia che si sfoga anche nell’accumulo di ben due Rolex al polso, invece di uno solo. Ma il paradosso è che, proprio in quell’esagerazione, l’orologio ritrova la sua funzione pratica e ideologica: Castro voleva infatti essere sempre sicuro di che ore fossero a Cuba e a Mosca, capitale del socialismo.

(Tutte le immagini da Pinterest)