Damian Lillard Tissot

DAMIAN LILLARD VA A CANESTRO CON LE LANCETTE TISSOT

Tissot ha presentato il suo nuovo ambasciatore, la star del campionato americano NBA Damian Lillard. Ecco, allora, qualche curiosità su di lui.

Dal parquet del Moda Center, dove scende in campo alla guida dei Portland Trail Blazers, fino alle boutique Tissot, maison della quale Damian Lillard è diventato nuovo ambasciatore. Un annuncio che conferma la grande passione per lo sport, e in particolare per il basket, di un brand che ricopre il ruolo di cronometrista ufficiale NBA dal 2015, e che ha scelto di allargare ora la sua famiglia puntando sul playmaker parte della selezione All-Star americana. Ecco, allora, un piccolo elenco di curiosità sul cestista e rapper originario di Oakland che molti di voi potrebbero ancora non conoscere.

Uno zero che vale più di cento

Un passaggio chiave per i giocatori NBA è la scelta del numero di maglia, mai casuale. In quelle cifre indossate sulla canotta si nascondono spesso storie inaspettate, sorprendenti, come quella di Lillard che ha puntato tutto sullo zero. Il motivo? Un richiamo alla lettera “o”, comune a tutte le città che hanno avuto un ruolo fondamentale nel corso della sua carriera: il cestista è infatti nato a Oakland, ha frequentato il college a Ogden (nello Utah) e ha mosso i primi passi nel mondo del basket professionistico nell’Oregon. Non a caso, l’album che ha segnato il debutto nel mondo della musica di Lillard si chiama “The Letter O“.

Damian Lillard Tissot

(Photo: Pinterest come la cover)

Due carriere sono meglio di una

A proposito di musica: essere “semplicemente” una star del basket internazionale non era evidentemente abbastanza per Lillard, che ha deciso di costruirsi anche una carriera da rapper con lo pseudonimo Dame D.O.L.L.A., che sta per Different On Levels the Lord Allows (ovvero “Diverso in modi permessi dal Signore”). Una scelta influenzata dal cugino Brookfield Duece, artista famoso, e che vede il playmaker sfidare ogni venerdì i suoi fan, invitandoli a cimentarsi in rime accattivanti per poi postare le loro performance su Instagram accompagnate dall’hashtag #4BarFriday.

Quel momento chiamato Dame Time

è famoso per esaltarsi nei momenti difficili. Quelli in cui il cronometro si avvicina pericolosamente allo zero e ogni giocata può essere quella decisiva. Ecco, lì scatta il “Dame Time”, l’attimo in cui lui decide di fare la differenza con una delle sue giocate imprevedibili e segnare tiri decisivi per la squadra. Non prima, però, di aver indicato l’orologio, per fa capire a tutti che sta per scattare il “Dame Time”. Cronometrato, ovviamente, dalle lancette Tissot.Damian Lillard Tissot
Un’insolita fobia

In campo, non c’è avversario che faccia paura a Lillard, sempre pronto a confrontarsi a viso aperto con i mostri sacri del basket NBA. Fuori, però, una debolezza ce l’ha anche lui, e delle più cuoriose: Damian ha infatti il terrore delle statue. Al punto da aver spiegato ai fan, in un tweet, di non riuscire a tornare a Washington, nonostante adori la città, per le troppe opere in marmo che si troverebbe a dover affrontare.

In aiuto dei meno fortunati

Lillard e la famiglia vivono oggi nel quartiere West Linn della città di Portland. Lì, la star del basket ha deciso di lanciare il RESPECT Program, un’iniziativa per aiutare i ragazzi della zona che faticano a diplomarsi al liceo e rischiano di abbandonare precocemente gli studi. Un programma che va avanti ormai da quasi dieci anni e al quale l’atleta è particolarmente legato, deciso ad aiutare chi non ha avuto la sua stessa fortuna.

Lillard Tissot