MORGAN BOURC’HIS: COSA INSEGNA UN’AVVENTURA

Tudor accompagna il campione di apnea Morgan Bourc’his in un viaggio incredibile, sulle orme dei veri dominatori dei mari: le balene.

Un tuffo nel mare incontaminato, quello delle regioni settentrionali della Norvegia, alla ricerca di alcune delle creature più imponenti e misteriose del mondo, le balene. Un’avventura mozzafiato, quella affrontata dal campione di immersione Morgan Bourc’his, protagonista del documentario La Quête du Sauvage (Sulle tracce della natura) realizzato dal regista Jean-Charles Granjon. Nel muoversi tra acque profonde e territori inesplorati, sulle orme dei maestosi mammiferi in via d’estinzione, l’apneista ha potuto contare su un aiuto speciale, quello della maison Tudor alla quale è legato da tempo. Ecco, allora, 5 curiosità che hanno reso ancor più speciale questo incredibile viaggio.

Un amore sbocciato presto

Morgan Bourc’his ha sentito sin da giovanissimo il richiamo del mare. A soli 22 anni, infatti, scelse di trasferirsi da Turrenai a Marsiglia, in Francia, per dedicarsi anima e corpo all’apnea. Entrato nella nazionale transalpina, si è laureato campione del mondo CNF nel 2008 e nel 2013, raggiungendo la profondità di 89 metri senza pinne o assistenza e battendo ogni precedente record nazionale. Un risultato migliorato ulteriormente nel 2017, quando è riuscito a toccare i 90 metri di profondità. Di recente ha fatto ancora di meglio, tagliando il traguardo dei 91 metri.

Più forte delle difficoltà

I primi passi di Morgan in Norvegia non sono stati semplici. L’apneista ha infatti raccontato: “L’arrivo a gennaio 2019 è stato difficile per me. Fisicamente ero debole a causa di una recente malattia e la mia vita privata era in subbuglio. Non avevamo a disposizione un esperto locale. Abbiamo dovuto arrangiarci da soli in un ambiente completamente sconosciuto. Le condizioni meteorologiche erano avverse e la mia attrezzatura non era adeguata. Le nostre escursioni in mare erano organizzate da un tour operator. Andavano bene, ma le immersioni erano brevi e le interazioni con gli animali minime. Questo primo viaggio ci ha comunque permesso di vivere alcune esperienze magnifiche ed è stato fondamentale per la struttura del documentario”.

I dominatori del mare

Superati i primi ostacoli, Bourc’his è riuscito nell’impresa di avvicinarsi alle balene, animali con i quali non aveva mai interagito in precedenza. Un’esperienza difficile da descrivere con le parole: “Inizialmente si tenevano alla larga da noi, poi le interazioni si sono fatte più intense. Ci siamo trovati nel bel mezzo delle loro battute di caccia e abbiamo trascorso molte ore al loro fianco, sperimentando il loro mondo, la loro maestosità, la loro forza, la loro curiosità e l’habitat in cui prosperano. Avevo un po’ di paura, poi sono riuscito a tranquillizzarmi, dopo diverse immersioni, anche notturne, con questi super predatori. Non mi sono mai sentito in alcun modo minacciato”.

Una diversa concezione del tempo

Oltre alle meravigliose balene al di sotto della superficie, Morgan Bourc’his ha avuto modo di incontrare tanti abitanti del luogo. Roy Isaksen, attore non protagonista che lo ha accompagnato ovunque. Due pescatori, un’équipe incaricata di monitorare la popolazione ittica, uno scienziato figlio di balenieri. E ancora un neo-sciamano, un antropologo, dei turisti. Quello che il campione di immersioni ha scoperto è “un diverso rapporto con il tempo e la civiltà. Ci trovavamo in una terra dalla cultura occidentale, eppure così remota, dove ogni aspetto logistico della vita deve essere organizzato in anticipo, che si tratti di rifornimenti, trasporti o energia. Ma non è stato tanto complicato. Quello che cambia di più è la relazione col tempo. La zona extraurbana in cui vivo è più scollegata dall’ambiente naturale, che è stato ‘addomesticato’ e organizzato”.L’alleato più prezioso

Nel corso dell’avventura, Bourc’his ha potuto contare sull’aiuto del nuovo orologio Pelagos di Tudor (Ref. M25600TB-0001) con cassa in titanio e acciaio dal diametro di 42 mm, con finitura satinata. Il quadrante, blu con indici bianchi e datario a ore 3, è protetto da vetro zaffiro. Impermeabile fino a 500 metri di profondità, il segnatempo è forte di una garanzia di cinque anni, trasferibile, senza registrazione né revisioni obbligatorie, e custodisce il calibro di Manifattura MT5612 a carica automatica con autonomia di 70 ore. Chiuso da bracciale in titanio, con chiusura pieghevole e fermaglio di sicurezza in acciaio, il modello è in vendita al prezzo di 4.360 euro.