Patek Philippe lancia il nuovo Calendario Perpetuo Ref. 5236P-001, portando avanti l’esplorazione della complicazione classica per eccellenza con una visualizzazione in linea inedita e brevettata.
Tra le collezioni di Patek Philippe, un posto di rilievo lo ha sempre avuto il calendario perpetuo, complicazione classica per eccelenza che accompagna la vita della maison fin dal 1925, quando venne lanciato il primo modello da polso dotato di questa sofisticata funzione (il numero 97.975, oggi esposto al museo di Ginevra dedicato al marchio svizzero). E che oggi torna protagonista con un look inedito, quello del nuovo Ref. 5236P-001, che per la prima volta presenta una modalità di visualizzazione attraverso una grande finestrella che raggruppa le indicazioni del giorno della settimana, della data e del mese, in linea, a ore 12.
A ispirare il modello, una serie di orologi da tasca che Patek Philippe aveva realizzato in passato “per il mercato americano”, pensati per clienti che facevano della semplicità di utilizzo la loro priorità. Proseguendo quella tradizione, il Calendario Perpetuo Ref. 5236P-001 garantisce una leggibilità ottimale grazie a un sistema con due dischi per la data, il primo per le decine e il secondo per le unità. Le indicazioni del calendario sono così fornite attraverso un totale di quattro dischi, tutti allineati sullo stesso piano. Una soluzione complessa che doveva essere però contenuta nel minor diametro e spessore possibile: da qui la nascita del nuovo calibro 31-260 PS QL, con la coppia del bariletto aumentata del 20% e il potere di carica del mini-rotore rinforzato grazie all’utilizzo del platino. La frequenza è passata da 3,2 a 4 Hz per migliorare la stabilità di marcia, con una nuova ruota di riduzione, brevettata dalla maison nel 2019, che permette di disinnescare la carica automatica durante la carica manuale, limitandone l’usura.
Per garantire una leggibilità ottimale e consumare la minor energia possibile, il dispositivo del Calendario Perpetuo Ref. 5236P-001 ha richiesto l’aggiunta di 118 componenti rispetto a un modello tradizionale, con i costruttori di Patek Philippe chiamati a realizzare un sistema di visualizzazione composto di due “doppi cuscinetti a sfera complanari”: una trovata ingegnosa per un orologio che ha visto ben tre innovazioni finire oggetto di brevetto, a testimonianza della loro originalità. Tra queste anche il passaggio dal 31 al 1 giorno del mese tramite un meccanismo che permette all’unità di rimanere in posizione grazie in particolare a una stella di 31 denti, da cui ne sono stati tolti due. Le fasi lunari, componente fondamentale dei calendari perpetui Patek Philippe, sono indicate in una finestrella al centro dei piccoli secondi a ore 6. La cassa è in platino, con diametro di 41.3 mm, con lunetta bisellata e finiture lucidate a mano, mentre il cinturino in alligatore a squama quadrata, in blu marino lucido, è accompagnato da fermaglio déployant.