SIHH 2018: IL ROYAL OAK OFFSHORE DI AUDEMARS PIGUET

La casa di Les Brassus festeggia i 25 anni del suo cronografo sportivo con una nuova versione di “The Beast” e due varianti con tourbillon in edizione limitata

Sono tanti gli aspetti che rendono Audemars Piguet una maison particolarmente interessante, ma se dovessimo sceglierne esclusivamente uno, bisognerebbe parlare del fatto che ha completamente rivoluzionato il concetto di orologio sportivo rendendolo un prodotto di lusso.

Un cambiamento iniziato con il Royal Oak nel 1972 e portato avanti con il lancio, nel 1993, di una sua evoluzione più grande e dal design più aggressivo: il  Royal Oak Offshore.

“The Beast” – la bestia – il soprannome tra i collezionisti di questo primo modello che, negli anni, ha visto lanciare oltre 120 referenze in vari materiali, dall’acciaio al titanio, dall’oro al platino.

Naturale, dunque, che le aspettative nei confronti delle novità del 2018 – ovvero il 25° anniversario della linea – fossero altissime.

E già dalle anticipazioni del SIHH (il Salone dell’Ata Orologeria di Ginevra) possiamo dire che  Audemars Piguet non ha deluso.

Il primo modello svelato è una fedele riedizione della versione che la casa di Les Brassus considera il più iconico pezzo della linea, ovvero il primo Royal Oak Offshore. Stessa estetica per la cassa in acciaio impermeabile fino a 100 metri: diametro da 42 mm, quadrante blu motivo “Petite Tapisserie”e fondello con incisione del logo “Royal Oak Offshore” al centro e della parola “automatic”, corona avvitata e pulsanti rivestiti in caucciù blu.

Aggiornato però il cronografo di manifattura con funzioni di ore, minuti, piccoli secondi e data (l’originale era una modifica d un calibro Jaeger-LeCoultre).

Rompono invece i legami con il passato e proiettano il Royal Oak Offshore in una nuova era le altre due novità proposte: il Royal Oak Offshore Tourbillon Cronografo con cassa da 45 mm, in acciaio o in oro rosa. Prodotti in soli 50 pezzi ciascuno, montano un movimento interamente riprogettato e vantano una serie di innovazioni come quelle legate all’estetica del quadrante – di chiara ispirazione architettonica – e corona e pulsanti realizzati in ceramica anziché in metallo e caucciù.