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A. LANGE & SÖHNE METTE IN MOSTRA LA STORIA DELLA MECCANICA

A. Lange & Söhne e il museo Staatliche Kunstsammlungen di Dresda proseguono la loro partnership con un’esposizione speciale.

Una partnership nata nel 2006, quella tra A. Lange & Söhne e lo Staatliche Kunstsammlungen di Dresda (SKD). E  che prosegue oggi ancora più forte: la maison di orologeria ha infatti deciso di supportare il museo tedesco con l’installazione di una mostra speciale dal titolo “La chiave della vita. 500 anni di divertimenti meccanici”, all’interno della quale saranno presentati al pubblico orologi storici, strumenti e automi. Ecco, allora, quattro curiosità da conoscere prima di ammirare l’esposizione, aperta ai visitatori fino al 25 settembre.

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Meraviglie dal passato

La mostra “La chiave della vita. 500 anni di divertimenti meccanici”, realizzata grazie all’impegno di A. Lange & Söhne, offre uno sguardo unico su un mondo in costante movimento e invita a fare un viaggio a ritroso nel tempo. L’esposizione, diretta dal Mathematisch Physikalischer Salon in collaborazione con il Museo di arte popolare sassone di Dresda, ospita una collezione unica di rari automi, androidi e robot storici, in gran parte risalenti al 16esimo e 18esimo secolo: il loro ruolo originale era quello di divertimento per l’aristocrazia.

Granchi giganti e mondi capovolti

Tra le meraviglie che i visitatori potranno ammirare spiccano le opere “Krebs” (granchio) e “Verkehrte Welt” (mondo capovolto): la prima, con le sue chele gigantesche che si agitano, risale al 1590, mentre la seconda è stata realizzata da Hans Schlottheim sul finire del 16esimo secolo. Una menzione speciale la merita anche la pendola con meccanismo musicale di Johann Gottfried Kaufmann del 1774.

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La storia del cinema in mostra

Anche gli appassionati di cinema avranno modo di stupirsi visitando “La chiave della vita. 500 anni di divertimenti meccanici” allo Staatliche Kunstsammlungen di Dresda: in mostra, infatti, la macchina “Maria” dell’iconico film muto di Fritz Lang “Metropolis” del 1927, considerato il primo robot a scrivere la storia del cinema. Una pellicola che ha anticipato per prima l’avvento degli automi nella nostra società e che ancora oggi conserva immutata il suo fascino.

Una visione condivisa

La mostra si ispira al passato, dove il fascino della precisione meccanica si unisce in un legame indelebile alla storia sassone. Una visione fatta propria anche dal Ceo di Lange Wilhelm Schmid: “La chiave della vita rivela che macchine, giocattoli e strumenti, nonché pendole, orologi a parete e orologi delle torri affondano le loro radici nell’orologeria sassone. Oggetti straordinari che sono sopravvissuti alla prova del tempo e che ancora oggi sono funzionanti, perché in questi oggetti, azionati da una chiave e dalla forza della molla, non bastava altro che un meccanismo orologiero. Sono gli stessi principi fisici e meccanici che vengono utilizzati nei moderni orologi da polso che vengono realizzati artigianalmente con cura da A. Lange & Söhne“.

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