Barbara Gianuzzi Comunicazione

I MESTIERI DELL’OROLOGERIA: L’UFFICIO STAMPA

I segreti dietro a chi si occupa di raccontare i brand di orologi, svelati da Barbara Gianuzzi, titolare dell’omonimo studio di comunicazione.

L’orologeria è un universo fatto di mote professionalità differenti tutte impegnate, nelle loro specificità, l raggiungimento di un unico obiettivo: perpetuare la grandezza di un settore che da centinaia di anni coniuga saper far artigianale, contenuti tecnici e sogno. A fare idealmente da  ponte tra le maison e il racconto delle loro storie e dei loro prodotti, l’ufficio stampa.
“Negli anni questo lavoro è cambiato moltissimo e pochissimo, a seconda dei punti di vista: il compito dell’ufficio stampa è di proporre racconti e questo elemento resta una costante dalla quale non si può prescindere. Gioielleria ed orologeria sono settori dove c’è un contenuto tecnico importante e questo aspetto deve essere sempre evidenziato. L’evoluzione riguarda invece i tempi e gli strumenti utilizzati. Anche a livello di confini le cose sono cambiate molto: una volta, alcuni lanci venivano fatti in esclusiva per un solo Paese, ma oggi le informazioni viaggiano velocissime e una scelta del genere non avrebbe senso, perché durerebbe un secondo.”A raccontarlo è Barbara Gianuzzi, professionista che, oltre dieci anni fa, ha fondato l’agenzia di relazioni pubbliche Barbara Gianuzzi Comunicazione, specializzata nei settori dell’orologeria e della gioielleria e che ora vanta un portafoglio clienti che va dall’altissimo di gamma – come Grand Seiko, Roger Dubuis, Ulysse Nardin o Vacheron Constantin – a marchi più commerciali.

Barbara Gianuzzi Studio

A spingere sull’acceleratore, il sempre crescente ruolo dei social.
“L’evoluzione – continua Barbara Gianuzzi – è stata graduale: oggi i social sono un canale in più che serve conoscere, e che va gestito. Oggi in agenzia facciamo una rassegna social che 10 anni fa quasi non avrebbe avuto senso, mentre ora monitorare anche questi risultati, per fare un semplice esempio, fa parte del lavoro.”
Lavorare nella comunicazione resta una sfida, fatta di stimoli, ma anche di false credenze da sfatare.
“La parte più gratificante – racconta Gianuzzi – è quella che ci permette di mettere a frutto la conoscenza acquisita e di essere sia creativi, che propositivi, che efficaci. D’altra parte, come recita il claim che ho scelto per l’agenzia è far parlare di voi è il nostro mestiere. Ma bisogna prestare attenzione a ogni dettaglio, perché non è un lavoro da contabile, dove 2 più 2 fa sempre 4. In compenso è bellissimo veder realizzato un progetto al quale hai dedicato tempo e passione. E poi ci sono alcuni preconcetti da sfatare, in particolare quello che questo non sia un lavoro per cui sia richiesta una preparazione e una professionalità.”

Barbara Gianuzzi
(Barbara Gianuzzi)

Oltre alla preparazione specifica, però, sono fondamentali alcune caratteristiche personali, come un’attitudine personale a essere propositivi, appassionati, entusiasti e qualche buon consiglio.
“Dai miei clienti – conclude Barbara Gianuzzi – ho imparato a non dare mai niente per scontato. Il consiglio che, invece, avrei voluto ricevere quando ero agli inizi è l’opposto di quello che mi dissero nella prima agenzia dove lavorai. Ai tempi il mio capo mi intimò di non creare alcun rapporto interpersonale con i giornalisti. Credo che questa sia un’assurdità, perché le relazioni non possono essere completamente asettiche: serve essere disposti a mettersi in gioco, interagire, creare un dialogo e costruire una fiducia reciproca.”

Barbara Gianuzzi