Gianni Agnelli e l’orologio sul polsino: un dettaglio di stile che ha fatto la storia
Prima di Chiara Ferragni e della sua The Blonde Salad, era un altro l’ambasciatore dello stile italiano nel mondo. Lui era l’Avvocato, anche se con la professione forense aveva poco a che fare. Parliamo di Gianni Agnelli, o “the king of Italy”, come lo definì il presidente degli Stati Uniti, John Fitzgerald Kennedy. Emblema del capitalismo italiano della seconda metà del XX secolo, portò lo scettro di Fiat, Confindustria e Juventus come il timone della sua adorata barca a vela: a tutta dritta verso il successo. Amato dalle donne, seguito dagli uomini, celebrato in un quadro da Andy Warhol e definito da Vogue uno dei cinquanta individui più eleganti del mondo.
Il suo fu uno stile eccentrico, fatto di camicie botton down, abiti sartoriali e revers. Il dettaglio più rappresentativo rimane, però, l’orologio portato “alla Agnelli”: rigorosamente sopra il polsino della camicia. Scelta particolarissima, che si è fatta metonimia dello “stile Agnelli” prima, e dell’eleganza in generale poi. Non è un segreto la passione dell’Avvocato per questo strumento, che con lui si è fatto accessorio imprescindibile. Lo cambiava continuamente, passando da eleganti orologi in oro giallo, come l’IWC Portofino fasi lunari e il L. Leroy, allo sportivo Omega PloProf.
Fu sempre Agnelli a sancire negli anni ’80 il successo del Rolex Daytona, ed è a lui che apparteneva il 1950s Eberhard&Co., attualmente parte della collezione in esposizione presso lo Juventus Museum di Torino. E dunque un’abitudine, quella di portare l’orologio sopra il polsino, in perfetta sincronia con le stravaganze di uno stile pratico e semplice, ma tutt’altro che banale. Perché l’Avvocato portasse l’orologio in questa maniera rimane una questione aperta. Ci si domanda se si trattasse di un vezzo, dettato dalla pura voglia di distinguersi. O se le motivazioni fossero di tipo pratico: l’orologio a diretto contatto con la pelle avrebbe stretto maggiormente il polso, irritandolo.
Una sola cosa è certa: l’orologio sopra il polsino fu ed è ancora simbolo di un’eleganza sui generis, che rompe gli schemi, un’eleganza targata Gianni Agnelli.
(Tutte le immagini da Pinterest)