TUDOR RANGER: L’ESSENZIALE IN DUE MISURE

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Tudor arricchisce la linea Ranger con nuovi modelli da 36 e 39 mm, incluso il quadrante “Dune white”, ampliando la vocazione da orologio-strumento costruita sul campo.

Un’estetica che nasce dall’avventura

La storia del Ranger di Tudor è intrecciata alle spedizioni in luoghi dove non ci sono orologiai e dove ogni componente deve essere ridotto all’essenziale. È un’eredità che arriva dalle missioni della British North Greenland Expedition, quando gli Oyster Prince furono affidati a chi trascorreva mesi nel gelo e nel vento senza alcuna possibilità di assistenza tecnica.
In questo contesto si inserisce la nuova generazione del Ranger, che conserva la stessa idea di orologio robusto e diretto, riportandola però in due proporzioni che ne ampliano il pubblico. La versione da 36 mm, introdotta ora accanto alla 39 mm, cambia la percezione al polso senza toccare la funzione per cui il modello è nato. Il quadrante “Dune white” traduce nell’estetica l’immaginario delle dune del Rally Dakar, scenario in cui Tudor ha messo alla prova i suoi segnatempo.

Un design che privilegia la funzione

In entrambe le misure, la cassa in acciaio 316L completamente satinata privilegia le superfici opache tipiche degli orologi-strumento, con la lunetta fissa che segue lo stesso trattamento per evitare riflessi inutili. Il quadrante, bombato e disponibile in versione nera grené o nel nuovo “Dune white”, riprende il codice visivo che identifica la linea: numeri arabi dipinti a ore 3, 6, 9 e 12, indici generosamente luminescenti e lancette “Ranger” con la tipica punta bordeaux sui secondi.
Anche il vetro zaffiro è bombato, coerente con l’impostazione più tecnica del modello.
La sensazione generale è quella di un orologio progettato per essere letto rapidamente, in qualunque contesto, senza concessioni decorative che non abbiano una funzione precisa.

Movimenti di manifattura per uso quotidiano

L’evoluzione più rilevante si trova all’interno della cassa, dove i due movimenti di manifattura Tudor MT5400 e MT5402 — rispettivamente per 36 e 39 mm — seguono la stessa impostazione: costruzione solida, bilanciere a inerzia variabile con ponte passante a due punti e spirale in silicio resistente ai campi magnetici.
Sono calibri certificati COSC che, assemblati, rispettano tolleranze più restrittive rispetto agli standard dell’ente svizzero.
L’autonomia di circa settanta ore permette di togliere l’orologio il venerdì sera e rimetterlo il lunedì senza sorprese, mentre l’impermeabilità di 100 metri ne conferma la natura di strumento pronto a condizioni variabili. La frequenza di 4 Hz e la scelta della carica automatica completano un impianto tecnico pensato per durare e mantenere stabilità cronometrica nel tempo.

Dettagli, cinturini e prezzi

Acciaio satinato e cinturino in tessuto rappresentano due interpretazioni distinte dello stesso carattere. Il bracciale a tre file, con chiusura T-fit e regolazione rapida fino a otto millimetri, offre una vestibilità precisa e facilmente adattabile. Il cinturino in tessuto, realizzato sui telai jacquard di Julien Faure, aggiunge un’estetica più essenziale, con la trama verde attraversata da accenti beige e rossi che richiama i codici della linea.

Il Ranger viene proposto, a seconda delle configurazioni, con prezzi che partono da 3.180 euro per la versione da trentasei millimetri con cinturino in tessuto e arrivano a 3.620 euro per la versione da trentanove millimetri con bracciale, passando rispettivamente per 3.290 euro e 3.510 euro nelle combinazioni intermedie.

 

 

 

 

 

 

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