Giorgione ci porta alla scoperta di una piccola realtà che viene dal Giappone, Minase, piccola fabbrica con sede ad Akita, che ha creato l’orologio Divido.
L’incontro con Minase
Mi piace sempre la sensazioni di provare qualcosa di poco conosciuto (qui la mia prova di un altro modello che amo molto). Quando mi ha scritto Minase chiedendo se fossi interessato a testare un loro prodotto, mi sono subito detto disponibile perché è un piccolo marchio giapponese che conoscevo e seguivo da un pò (qui un’altra chicca dal mio profilo Instagram @giorgionewatches).
Minase è una piccolissima fabbrica che ha sede a Akita nel nord del Giappone. Nella fabbrica producono casse e bracciali e rifiniscono il meccanismo partendo da un Eta 2892.
Il Minase Divido
Appena aperta la scatola del Minase Divido, molto Zen, con la sua semplicità tipica giapponese, mi sono trovato di fronte un bell’orologio con delle rifiniture molto ben fatte e forse inaspettate vista la fascia di prezzo attorno ai 6.000 euro.
Il contrasto fra parti lucide e satinate è davvero ben fatto ed entrambe sono eseguite a regola d’arte. Il quadrante ha una lavorazione molto bella, che difficilmente si può spiegare a parole. Quello in prova era di un bel blu degradé con una lavorazione particolare che lo faceva sembrare tridimensionale. Altra peculiarità è che il quadrante sembra sospeso nella cassa ed ai lati, lo vedrete nelle foto, si nota uno spazio che non ho mai visto in altri orologi.
La costruzione del bracciale
Il bracciale del Minase Divido è davvero ben fatto e rifinito ed ha una particolarità che ho molto apprezzato: non ha né viti né perni laterali per la messa a misura. La vite, una sola, è all’interno del bracciale ed il “puzzle” con cui sono assemblate è quasi magico. Infatti non si riesce a capire dove si aprano perché sembrano un pezzo unico e non lo sono. Devo dire la più geniale ed elegante idee per aggiungere o levare maglie che io abbia mai visto.
L’orologio è disponibile anche in una versione con cinturino in gomma che, a mio parere, rende l’orologio più sportivo e filante oltre che ad abbassare il prezzo a poco più di 4.000 euro.
Impressioni e commenti
Il Minase Divido ha una cassa da 40,5 mm di diametro e dal fondello in zaffiro si vede il meccanismo che è stato ben rifinito ed ha uno splendido rotore. Ma il meccanismo è su base Eta e non ci si può quindi aspettare nulla di trascendentale.
Al polso l’orologio veste davvero molto bene e fa un bell’effetto con i suoi giochi di satinato e lucido e con quel quadrante tridimensionale che pare voler uscire dalla cassa.
Le anse molto pronunciate non compromettono la vestibilità ma sono la cosa che mi ha convinto meno dell’orologio: un poco troppo massicce e le avrei preferite meno “invadenti”. Devo dire che sul modello con bracciale in gomma si notano molto meno e l’orologio appare più armonico.
Ho usato Minase Divido durante VO Clock a Vicenza e quindi molti amici appassionati hanno avuto l’opportunità di provare l’orologio. Quasi tutti sono rimasti positivamente colpiti dalla qualità percepita dell’orologio ed alcuni erano un poco titubanti per le linee. Il quadrante è piaciuto molto.
Io devo dire che, nelle due settimane che l’ho indossato, mi ci sono trovato bene. Si è rivelato preciso (nemmeno dieci secondi di scarto in 14 giorni) e resistente ai micrograffi. Al polso ha suscitato la curiosità di molte persone che, nella stragrande maggioranza dei casi, non conosceva il marchio.
In conclusione lo trovo il Minase Divido un orologio molto ben rifinito, con una sua forte personalità e con una qualità elevata.
Un modello non facile da capire e che potrebbe rivelarsi adatto a persone che cercano qualcosa di fuori dal coro e poco riconoscibile.