Breitling presenta la nuova collezione Lady Premier, un ritorno alle origini con orologi dalle linee fluide e dettagli preziosi che richiamano l’eredità femminile del marchio.
Una nuova linea nel solco della tradizione
Cronografi, aviazione, strumenti di precisione: sono queste le immagini che solitamente si associano a Breitling. Proprio per questo il lancio di una linea interamente femminile sorprende e incuriosisce. La nuova Lady Premier, però, non è un episodio isolato: affonda le sue radici nella tradizione della casa, che già negli anni Quaranta, con la linea Premier, seppe declinare i propri cronografi anche in versioni dedicate alle donne.
Oggi quel passato riaffiora dunque in una collezione che unisce eleganza, proporzioni studiate e dettagli preziosi, riportando al centro un capitolo fondamentale della storia del marchio.
Un linguaggio che fonde storia e modernità
Quando Willy Breitling decise, negli anni Quaranta, di introdurre la linea Premier, la sua idea era semplice e al tempo stesso visionaria: trasformare il cronografo da strumento di precisione a oggetto di stile. Il fondatore voleva che l’orologio non fosse solo funzionale, ma portatore di eleganza e speranza, proprio come le star del cinema in bianco e nero che animavano le sale dell’epoca.
La collezione Premier conservava tutte le caratteristiche tecniche dei cronografi Breitling ma si arricchiva di forme raffinate, materiali ricercati e dettagli estetici. Non si trattava più di un semplice compagno di lavoro per aviatori o tecnici, bensì di un accessorio capace di definire un’attitudine. E quasi subito, già nel 1943, la famiglia si aprì a versioni femminili: il Premier ref. 753, con cassa impermeabile da soli 29,5 mm, rimane tutt’oggi il cronografo più piccolo mai prodotto dalla manifattura. Era un segnale chiaro: Breitling riconosceva alle donne un ruolo centrale nel futuro dell’orologeria.
Beatrice Breitling e la nascita del nome Lady
Il 1955 rappresenta un passaggio chiave: in una campagna pubblicitaria compare per la prima volta il termine “Lady”, associato al modello Breitling 55 Lady. Si trattava di una serie di orologi cocktail dedicati specificamente al pubblico femminile, che consolidava l’attenzione del brand verso una clientela fino ad allora marginale. Con questa scelta, Breitling arricchiva il proprio linguaggio e sanciva l’ingresso ufficiale della parola Lady nel lessico della sua orologeria.
Negli anni Sessanta, il legame con il mondo femminile si rafforzò ulteriormente grazie a figure iconiche come Raquel Welch, che indossava un Breitling sul grande schermo nel film Fathom, contribuendo a diffondere un’immagine audace e moderna del marchio.
La nuova Lady Premier
Oggi, ottant’anni dopo, la nuova collezione Lady Premier riprende quell’eredità e la traduce in un linguaggio attuale. Ispirata agli orologi Premier degli anni Quaranta, la linea rielabora le anse fluide e la continuità estetica tra cassa e bracciale, integrando materiali e finiture contemporanee. La collezione si presenta in due dimensioni: 36 mm con movimento automatico e 32 mm con movimento al quarzo, offrendo due interpretazioni complementari dello stesso spirito.
«Lady Premier è la rivisitazione di un orologio elegante, sicuro di sé, femminile e pieno di carattere, proprio come la donna che lo indossa», ha dichiarato Georges Kern, CEO di Breitling. Un approccio che sottolinea come la linea non sia un semplice tributo al passato, ma una proposta che guarda avanti, anche grazie all’utilizzo di oro responsabile e diamanti tracciabili coltivati in laboratorio.
I modelli automatici da 36 mm
La prima declinazione della nuova collezione è rappresentata dai modelli Lady Premier Automatic 36. Realizzati in acciaio, con versioni impreziosite da diamanti o in oro 18 carati, presentano casse dal diametro di 36 mm e spessore di 9,9 mm, con impermeabilità fino a 100 metri.
I quadranti si distinguono per tonalità intense – melanzana, salvia, tortora e cioccolato – abbinate a cinturini in pelle di alligatore coordinati e sfumati, chiusi da fibbia déployante.
Al loro interno batte il calibro Breitling 10, certificato COSC, movimento automatico con massa oscillante bidirezionale e riserva di carica di circa 42 ore.
Il vetro zaffiro bombato con trattamento antiriflesso su entrambi i lati e le lancette a losanga contribuiscono a un’estetica sofisticata e leggibile.
I prezzi vanno da 5.350 euro per la versione in acciaio senza diamanti ai 16.000 euro per quella in oro.
I modelli al quarzo da 32 mm
Accanto agli automatici, la collezione include i modelli Lady Premier SuperQuartz 32. Qui le dimensioni si riducono a 32 mm di diametro e 8,9 mm di spessore, senza rinunciare all’impermeabilità fino a 100 metri. I quadranti – madreperla, blu inchiostro o nero notte – sono lisci o incorniciati da diamanti coltivati in laboratorio e completati da lancette placcate oro o acciaio.
La caratteristica principale è il bracciale Chevron a sette file, con un motivo a V che dona un tratto distintivo e delicato rispetto ai modelli maschili.
Il movimento è il Breitling 77 SuperQuartz, anch’esso certificato COSC, capace di garantire una precisione nettamente superiore a quella dei quarzi tradizionali, con una durata della batteria di circa 3-4 anni.
Con questa scelta tecnica, Breitling risponde a un’esigenza di affidabilità assoluta senza rinunciare all’estetica, trasformando l’orologio in un accessorio che unisce gioielleria e precisione svizzera.
In questo caso, il prezzo è di 4.800 euro per la versione in acciaio e 7.200 euro per quelle con diamanti.