Al di là delle caratteristiche tecniche, Giorgione vi porta alla scoperta di cosa si provi ad indossare l’F. P. Journe Centigraphe Sport, un orologio per veri amanti della tecnica e della meccanica di altissimo livello che vogliono avere un amore nascosto, segreto, da non ostentare, da non farsi invidiare.
Quanti orologi ho visto in vita mia? Domanda a cui non so rispondere: sono troppi per poterli contare. E’ da anni che seguo le fiere, che gestisco forum e che passo pomeriggi interi dai concessionari. Sono quindi un numero pazzesco, qualche migliaio. Eppure mai, e ripeto mai, nessun altro orologio mi ha sorpreso, affascinato e colpito al cuore come questo F. P. Journe Centigraphe Sport. Certamente avevo già avuto modo di vedere e provare il Centigraphe normale (che poi di normale non ha nulla, essendo già esso un orologio straordinario) ma non mi aspettavo potesse esistere un orologio come lo Sport. E’ diverso da qualsiasi cosa abbiate mai provato: è un altro livello, un altro pianeta. E’ una categoria a sé stante: una categoria che prendono in considerazione solo i veri collezionisti, quelli che amano l’orologeria e non vogliono ostentare.
F. P. Journe con questo orologio ha fatto una cosa che io da anni suggerivo ad altri marchi blasonati: produrre un orologio con un meccanismo di altissimo livello in un materiale non nobile. Quando l’orologeria arriva a certi livelli il materiale cessa di essere importante: è un particolare irrilevante. L’oro, il platino o il palladio non apportano nulla, se non del peso a, questi capolavori. E’ solo un fattore estetico frutto di retaggi storici.
Journe però è qualche passo avanti e ha prodotto questo Centigraphe Sport (o S come riporta il quadrante) in uno speciale alluminio antigraffio: un materiale di derivazione aeronautica. Ma non si è limitato alla cassa ed al bracciale: ha realizzato in questo materiale pure il meccanismo. Il risultato è un orologio che, con bracciale, pesa 53 grammi. Cosa sono 53 grammi? Niente, credetemi. Non potete capire quanto sia leggero e, anche ora che siete preparati dalla lettura di questa mia prova, se vi capitasse di poterlo avere fra le mani rimarreste stupiti lo stesso. Come sono rimasto stupito ogni giorno della prova sollevandolo dal comodino. Journe ha voluto abbinare della gomma all’alluminio: questo per dare più movimento all’orologio e per renderlo più sportivo (oltre a che creare una protezione da urti o graffi). Devo dire che sono rimasto colpito dalla resistenza dell’orologio: esso infatti è un orologio che è già stato usato e non c’è il minimo segnetto. Anche dove la deplo batte su bracciale interno non si forma neppure un graffietto: impressionante. Speciali sono anche i due vetri in zaffiro: così leggeri e sottili che, battendoci sopra, danno quasi l’ impressione di essere in plastica.
Il quadrante è spettacolare: di un colore antracite con particolari rossi e argento. Lo stesso è trasparente in concomitanza dei tre contatori: quindi lì l’orologio è, a tutti gli effetti, uno scheletrato. E non vi nascondo che far partire il cronografo (che, come il nome suggerisce, misura anche i centesimi di secondo) è un vera libidine. Vedere quelle sfere rosse danzare veloci è una emozione che le parole non possono spiegare. I numeri arabi del quadrante sono ricoperti di luminova (il che di giorno non si nota) e così, di notte, si leggono perfettamente e altrettanto bene si vedono le sfere. L’orologio è, per altro, leggibilissimo in ogni situazione: cosa che ritengo sempre fondamentale. Averlo al polso è una cosa incredibile: a volte ci si spaventa pensando di averlo perso. Non si sente infatti, sembra di non indossare nulla. Ed invece si ha al polso un capolavoro.
C’è però una cosa che mi ha fatto più di tutto innamorare di questo orologio: è il massimo dell’understatement. Innanzi tutto spieghiamo il significato di questo termine inglese: “tendenza a minimizzare l’importanza di un’affermazione, di un concetto o di un oggetto”. Ho effettuato molte prove di orologi: con valori da 500 fino a 80.000 euro. Sempre, e dico sempre, le persone che incontravo (forumisti in particolare) mi chiedevano di vedere e provare l’orologio o, per lo meno, chiedevano che orologio fosse. Con il Centigraphe Sport non accade: statene certi. A meno che uno non ami e non conosca bene la gamma di F. P. Journe (ed in quel caso, certamente, vi farà i suoi complimenti) chiunque vi passi accanto o sieda a tavola con voi avrà la certezza che voi stiate indossando un orologio sotto i 100 euro: e non sto esagerando o scherzando. E’ quello che accade. L’orologio è talmente semplice nella sua perfezione che, anche grazie al materiale usato, è davvero impossibile da riconoscere come orologio importante: non si fa notare. E non è possibile spiegare, a chi davvero non abbia una passione sfrenata e pura per gli orologi, quale sia la gioia di indossare un orologio da 48.000 euro e farlo solo ed esclusivamente per il proprio piacere: senza voler a tutti costi ostentare o esibire. Conosco tantissime persone che hanno orologi importanti: eppure posso contare sulle dita di una mano quelli che lo comprerebbero. E sì, perchè il 99% di quelli che spendono certe cifre per gli orologi provano un sottile piacere a mostrare al mondo cosa hanno al polso.
Questo no, lui non mostra nulla: a nessuno. E’ un orologio per veri amanti della tecnica e della meccanica di altissimo livello che vogliono avere un amore nascosto, segreto, da non ostentare, da non farsi invidiare. Un orologio che fa battere il cuore ogni volta che lo si vede, ogni volta che lo si indossa, ogni volta che lo si ripone sul comodino. E’ la prima volta che indosso un orologio in prova di questa fascia di prezzo e, sedendomi a tavola con commensali appassionati di orologi, nessuno mi chiede cosa abbia al polso.
Una persona mi ha domandato: “potrebbe essere il primo Journe in una collezione?” Io ho risposto, senza esitazioni, che potrebbe anche essere l’unico orologio che uno possiede: ha talmente tanto fascino che offusca gli altri.
Concludo senza aggiungere altro. Dovrei parlarvi delle 100 ore di carica (24 con crono in funzione), della carica manuale, del brevetto del leveraggio cronografico e di altri tecnicismi: su internet troverete schede tecniche e un mare di informazioni. Io vi ho parlato di quello che non troverete mai in nessun sito: le emozioni che si provano ad indossarlo. Sono emozioni uniche come unico è l’orologio che ho avuto la fortuna di poter provare.
Ringrazio Jacopo Corvo, importatore del marchio per Italia, per avermi dato la possibilità di testare questo orologio: infatti è un suo orologio personale e non uno da dare in prova. La nostra amicizia ha reso possibile questa prova e, credetemi, la mia onestà è stata messa a dura prova quando ho dovuto renderlo.