Blancpain rinnova la collezione Villeret con tre modelli inediti, tra sfumature autunnali, movimenti di manifattura e proporzioni rielaborate che celebrano la purezza delle origini.
Eleganza meccanica, nella sua forma più essenziale
Tre segnatempo, sedici referenze, due dimensioni: la nuova collezione Villeret Golden Hour segna un’evoluzione silenziosa ma profonda nel linguaggio classico di Blancpain. La maison di Le Brassus riafferma l’anima della sua linea più sobria attraverso dettagli raffinati e quadranti dalle tonalità calde – opalino grésillé o marrone dorato soleil – abbinati a casse in acciaio o in oro rosso 18 carati.
Dietro questa rielaborazione estetica c’è un lavoro di equilibrio: lunette assottigliate, anse più fluide, proporzioni alleggerite e nuovi cinturini intercambiabili in pelle (marrone, miele, grigio blu o beige nabuk) con finitura “barolo”, elastica e patinata nel tempo.
Un’evoluzione coerente con l’identità di Villeret, nata nel 1983 e ufficialmente battezzata nel 2003 come linea portabandiera dello stile Blancpain: sobria, misurata, senza tempo.
L’arte della sobrietà
Il Villeret Ultraplate (40 mm) rappresenta l’interpretazione più pura di questa filosofia. Con le sue tre lancette centrali e la data a ore 3, unisce proporzione e chiarezza visiva in una cassa sottile da 8,70 mm. Al suo interno batte il calibro automatico 1151 di manifattura, visibile attraverso il fondello in vetro zaffiro, con una riserva di carica di 100 ore.
Gli indici romani in oro 18 carati, satinati in superficie e lucidati sui bordi, si alternano alle nuove lancette sottili con inserti luminescenti Super-LumiNova. Un’estetica essenziale, ma non minimale: ogni riflesso è studiato per valorizzare la luce.
Il modello è proposto in acciaio 11.850 euro) o in oro rosso (24.5500 euro).
Le fasi lunari, firma di Blancpain
Più complesso, ma altrettanto armonico, il Villeret Quantième Complet Phases de Lune (40 mm) introduce un nuovo equilibrio tra eleganza e funzionalità. La finestra della data è più ampia e regolare, mentre la luna a rilievo in oro satinato, incastonata in un disco di ceramica, emerge da un’apertura più profonda che ne accentua la tridimensionalità.
Il movimento 6654.4, automatico e decorato secondo i canoni dell’alta orologeria (côtes de Genève, anglage, massa oscillante traforata in oro), offre 72 ore di autonomia e consente la regolazione sicura delle indicazioni in qualsiasi momento.
La cassa da 10,60 mm di spessore è impermeabile fino a 30 metri e disponibile in acciaio (18.450 euro) o in oro rosso 18 carati (32.550 euro).
Un cielo al femminile
Pensato per un polso più piccolo, il Villeret Quantième Phases de Lune (33,2 mm) porta la stessa poesia in formato ridotto. Il calibro 913QL.P, visibile attraverso il fondello in zaffiro, unisce ore, minuti, secondi, data e fasi lunari in soli 4,65 mm di spessore. La riserva di carica è di 40 ore, l’impermeabilità di 30 metri.
Disponibile in acciaio (13.900 euro) o oro rosso 18 carati (23.200 euro), anche in versioni con lunetta incastonata di diamanti (19.650 euro e 29.200 euro), il modello abbina quadranti opalini o marroni dorati a indici in oro 18 carati tempestati di pietre. Un tocco di luce che rinnova il legame di Blancpain con la femminilità della luna, simbolo della sua rinascita orologiera degli anni ’80.

