Zenith firma due edizioni limitate del Defy Zero G che trasformano il controllo della gravità in un esercizio di trasparenza assoluta.
La precisione come ossessione
Per Zenith, la precisione non è solo una virtù meccanica: è una dichiarazione di intenti che attraversa oltre un secolo e mezzo di storia.
Nata nel 1865 a Le Locle, la manifattura svizzera ha collezionato più di 2.300 premi di cronometria, ma continua a sperimentare con la stessa ambizione di allora. Il nuovo Zenith Defy Zero G Sapphire celebra i 160 anni del marchio con un approccio radicale: rendere visibile ciò che normalmente resta nascosto.
Due versioni — una in zaffiro blu e una completamente trasparente — mettono a nudo l’architettura del calibro El Primero 8812S, esibendo la miniaturizzazione estrema del suo modulo “Gravity Control”.
Un modulo che sfida la gravità
Presentato per la prima volta nel 2008, il sistema Gravity Control di Zenith rappresenta una delle soluzioni più ingegnose mai applicate all’orologeria da polso. Ispirato ai cronometri da marina, utilizza un meccanismo giroscopico cardanico che mantiene l’organo regolatore costantemente in posizione orizzontale, eliminando le variazioni di marcia dovute alla gravità. Una prodezza resa possibile da sette anni di sviluppo e da un brevetto esclusivo.
Il risultato è un modulo di soli 1,3 cm³ — composto da 139 componenti e 9 cuscinetti a sfera in ceramica — che garantisce una precisione elevatissima e una stabilità costante dell’energia trasmessa.
Architettura e materiali
Il Defy Zero G Sapphire porta questo concetto a un livello visivo estremo: la cassa da 46 millimetri è realizzata interamente in zaffiro blu o trasparente, inclusi lunetta e fondello, tagliati da blocchi solidi del materiale, duro quasi quanto il diamante. La trasparenza permette di ammirare l’intero movimento scheletrato, bilanciato da ponti sottili color rodio e blu che richiamano la firma stellata del marchio.
Sul quadrante, una lastra di lapislazzuli con inclusioni dorate evoca un cielo notturno, mentre ore e minuti decentrati, piccoli secondi e riserva di carica si dispongono in una geometria dinamica e asimmetrica. Gli indici e le lancette rodiati, rivestiti di Super-LumiNova SLN C1, garantiscono una leggibilità perfetta anche in condizioni di luce ridotta.
Meccanica visibile, tempo in equilibrio
Nel cuore del segnatempo batte il calibro manuale El Primero 8812, evoluzione scheletrata del leggendario movimento ad alta frequenza di Zenith. Con una cadenza di 36.000 alternanze l’ora (5 Hz), offre una riserva di carica di 50 ore e ospita il modulo giroscopico “Gravity Control” visibile a ore 6, un contrappeso in platino inciso al laser e una ruota di scappamento in silicio con ancora in nichel-silicio. Ogni elemento contribuisce a mantenere l’organo regolatore perfettamente orizzontale, indipendentemente dall’inclinazione del polso. L’impermeabilità è garantita fino a 30 metri, un valore simbolico per un orologio che nasce per dominare la gravità più che le profondità.
Completano l’insieme un cinturino in pelle di alligatore blu con interno in caucciù e una fibbia déployante in titanio, coerente con la leggerezza complessiva del progetto. Ciascuna versione è prodotta in soli 10 esemplari ed è in vendita a 220.000 euro.

