Manometro Mazzuoli

GIULIANO MAZZUOLI MANOMETRO: LA PROVA DI GIORGIONE

Il Manometro di Giuliani Mazzuoli è un modello che si ispira all’omonimo strumento per misurare la pressione e Giorgione ha deciso di metterlo alla prova.

Manometro, chi era costui? A molti il nome, in questo momento non sto parlando dell’orologio, risulterà un Carneade . Per me no. Manometro72 è uno storico iscritto al forum ed un fraterno amico. Grande conoscitore ed amante degli orologi si è iscritto nel 2005, quando collaborava con Giuliano Mazzuoli. Per questo porta il nome dell’orologio che ho avuto in prova. Perché questa premessa? Perché riesce difficile essere obbiettivi al 100% quando una persona speciale ti chiede di fare una prova. Ma ci proverò.

Manometro Giuliano Mazzuoli

Giuliano Mazzuoli produce da anni la sua linea di orologi e possiamo dire che sia diventato oggi un orologio iconico (nel senso letterario della parola). Chi segue gli orologi, chi li ama avrà di sicuro visto in una vetrina, su di una rivista o sul forum questo orologio. Il nome fa capire subito da cosa deriva: da un manometro per misurare la pressione. Ed è quello che vi metterete al polso: un Manometro tondo, senza anse, pulito, semplice e con la grande corona ad ore due. La cassa di questo modello Compressed rimane di 45mm di diametro (ricordate però che non ha le anse) ed è davvero ben realizzata. E’ un tondo perfetto dove cassa e corona formano un unico corpo, perfettamente lucidato. Si capisce subito a vista, e poi indossandolo, che è un ottimo acciaio Inox. Il fondello, fissato con 8 viti al resto dell’orologio, è invece satinato ed ha inciso il marchio ed il modello.

Manometro Mazzuoli

Come dicevo non esistono anse. Il cinturino entra nella cassa ad ore 6 e ad ore 12 ed è fissato alla stessa per mezzo di viti. Due rinforzi di acciaio Inox messi sul cinturino all’attacco con la cassa assicurano il cinturino, realizzato in pelle di vitello. Il quadrante ha un color senape che mi piace tantissimo. Molto leggibile in ogni condizione, ha le sfere ore minuti nere e luminescenti mentre quella dei secondi è rossa. E’ impermeabile a 50 metri. Il meccanismo è un Eta 2824/2.

Manometro Mazzuoli

Veniamo quindi alla prova. Partiamo dal presupposto che è una prova un po’ diversa dal solito. Con il lockdown non esco tanto (anzi non esco se non per andare al lavoro) e, a differenza delle altre volte, non ho avuto modo di farlo vedere a nessuno se non a mio padre e mia moglie. A mio padre è piaciuto molto perché, avendo un polso importante e 86 anni, lo ha trovato perfetto da portare e leggibilissimo. Mia moglie ne ha apprezzato il design come oggetto ma è rimasta un poco perplessa sul fatto di usarlo come orologio.

Manometro Mazzuoli

What about me? Direbbero negli USA (per altro il mercato più forte per il marchio). Non ho mai sentito l’orologio sul polso come “mio”. Cerco di spiegarmi meglio. I 45mm di questa cassa risultano poco consoni al mio polso, con il cinturino che non riesce ad appoggiare e lascia uno spazio vuoto. Questo, però, è dovuto al mio polso di appena 16 cm, mentre su mio padre vestiva perfettamente. L’ho portato per una settimana e questa sensazione non è mai passata. Mi pareva di avere al polso qualcosa di non mio, di estraneo. Ed era una sensazione strana perché mi piaceva l’orologio, ma non indossato da me. In effetti l’orologio mi colpisce davvero tanto: ben rifinito, fuori dal coro e leggibilissimo. Sul polso però non è mai seccata la scintilla a causa del problema di dimensioni fra i suoi 45 mm ed i miei 16 cm.

Manometro Mazzuoli

Devo però dire che l’ho riposto spesso nella sua scatola, che è realizzata in modo che diventi quasi un orologio da scrivania (magari lo penso io ma non è cosi), e ho passato tanto tempo a guardare quel quadrante di un colore bellissimo. Che dire quindi in conclusione? Il Manometro di Giuliano Mazzuoli è certo il modello che fa per me ma, sono certo, potrebbe far felice qualcuno con un polso non così piccolo e che cerca un bell’orologio fuori dal coro. Il listino dell’orologio è di 2.500 euro.

Manometro Mazzuoli