Royal Oak Offshore Music Edition

AUDEMARS PIGUET ROYAL OAK OFFSHORE MUSIC EDITION: LA PROVA DI GIORGIONE

Giorgione racconta la sua ultima passione per il nuovo Royal Oak Offshore Music Edition da 37 mm: un Audemars Piguet da DJ. O forse no…

Da sempre ricerco nelle produzioni delle case gli orologi più particolari, quelli un po’ fuori dal coro. Di F.P. Journe ho sempre amato il Centigraphe Sport in alluminio, di Genta il Topolino, di Ulysse Nardin il Freak e di Rolex le serie speciali con pietre.
Per Audemars Piguet ho avuto sempre un grande affetto, complice anche l’amicizia con Andrea (responsabile di vari mercati), ma mai un vero innamoramento. Non apprezzare il Royal Oak è tecnicamente impossibile: cassa disegnata da Genta, ottimi calibri e orologi robusti. Sul mio piccolo polso però li ho sempre trovati un po’ grossi, poco aggraziati. L’Offshore poi è sempre stato per me un orologio da neppure considerare: enorme indossato.

Royal Oak Offshore Music Edition

Capito spesso nella loro sede per salutare il mio amico e vedere le novità ma, solitamente, esco senza mai chiedere informazioni su di un orologio. Poi, questo luglio, presentano un orologio che mi colpisce diritto al cuore: Royal Oak Offshore Music Edition. Lo vedo e me ne innamoro. All’istante, senza un motivo, senza logica. Poi mi accorgo che è un Offshore e cerco di dire al mio cuore di battere meno forte perché è realizzato in 43mm. Impensabile per me. Leggendo però vedo che lo propongono anche in 37 mm e riprende la tachicardia. Esisteva già l’OS in 37 mm ma solo con diamanti sulla ghiera. Qui invece esiste in 37mm ma con ghiera in acciaio. Chiamo, mi informo e lo ordino. A scatola chiusa e con il cuore in subbuglio.

Royal Oak Offshore Music Edition

E’ una edizione limitata a 500 pezzi e la boutique mi da speranze ma non certezze. E passo l’estate in attesa del rientro con la speranza del suo arrivo e la paura del non riuscire ad averlo.
Poi ricevo la chiamata: “l’orologio è arrivato può venire a vederlo”. Per strada condivido l’emozione della cosa con due amici appassionati. Uno mi dice: “per me il 37 è da donna”. L’altro mi dice: “perfetto per un rapper o un DJ”. Io però me ne frego: ho sempre scelto con il cuore, non con la testa. Mi presento quindi in boutique per provarlo: ed è subito amore.

Royal Oak Offshore Music Edition

Questa Music Edition è molto particolare ed è chiaramente dedicata al mondo della musica. I richiami sono davvero tantissimi. La classica tapisserie Audemars Piguet è resa più vivace dal VU meter (per i non appassionati i led che indicano i livelli della musica). Le borchie fra cassa e cinturino sono zigrinate come le spine Jack. Il proteggi corona ricorda i tasti dei fader di una consolle. In dotazione con l’orologio ci sono 4 cinturini: blu, azzurro, giallo e verde. Sul 37 hanno una texture molto particolare che ricorda la fine dei cavi dei jack. La cassa è realizzata in titanio con le solite caratteristiche dei Royal Oak. Molto intelligente il sistema di sgancio rapido del bracciale dalla cassa e della fibbia dal bracciale: in 30 secondi si cambia il cinturino.

Non parlo più di cose tecniche che potete sempre trovare con Google.
Come è da portare al polso? Diverso è la parola giusta. Io ho voluto subito mettere il cinturino azzurro perché era molto estivo e devo dire che ci sta benissimo. Sul polso il 37 mm è per me perfetto. Da sempre scelgo delle case le misure piccole: come feci per la edizione limitata di Zenith che scelsi di realizzare in 38 mm. La cassa dell’Offshore è sempre imponente ma, in questo caso, lo spessore è assolutamente corretto. La fibbia in titanio è per me una manna dal cielo: non amo tanto le deplo.

Royal Oak Offshore Music Edition

Lo sto indossando da pochi giorni ma credo di non aver mai avuto al polso un orologio che attiri cosi tanto la curiosità di chi incontro. Per prima mia moglie che, invano, ha subito cercato di farselo prestare. Poi i miei amici che si sono ricreduti sui commenti iniziali e, dal vivo, ne sono rimasti entusiasti. Si perché questo Royal Oak Offshore Music Edition è un orologio che emoziona molto più dal vivo che in foto. Questo succede un po’ con tutti gli orologi fuori dal coro ma, in questo caso, l’effetto è amplificato (sempre per restare in temi musicali). Lo hanno provato anche miei amici con polsi importanti e, non pensavo, stava benone anche su di loro. Due hanno anche chiamato la boutique per cercare di averlo (temo senza successo). Io credo sia bello indossare oggetti che stacchino dall’idea classica dell’orologio perché si scoprono emozioni diverse che sono poi quelle che ci fanno rimanere dei sognatori e degli appassionati.
Devo fare i complimenti ad AP per aver realizzato questo orologio cosi diverso e cosi affascinante: ha colpito me ma anche tutti i miei amici, che lo hanno visto dal vivo o sul mio profilo Instagram.

Royal Oak Offshore Music Edition