Panerai lancia il Submersible eLab-Id, un modello senza precedenti con il 98,6% del peso proveniente da materiali riciclati e che propone un nuovo concetto di economia orologiera circolare.
Un segnatempo unico nel suo genere, realizzato con la più alta percentuale di materiale riciclato al mondo, a conferma dei progessi di Panerai nell’orologeria contemporanea e dell’impegno nella difesa dell’ambiente, testimoniato anche dalla collaborazione tra il brand e la Commissione Oceanografica Intergovernativa dell’Unesco (Ioc-Unesco) Development, l’agenzia responsabile dell’attuazione del Decennio degli Oceani. Una partnership nata dalla comune volontà di realizzare programmi e azioni mirati alla ricerca di soluzioni alternative che permettano di salvaguardare il futuro dei nostri mari, nella speranza di aumentare sempre di più il numero di soggetti coinvolti in questa battaglia. E che ha visto Panerai passare subito all’azione, presentando la sua ultima, rivoluzionaria creazione.
Il Submersible eLab-Id è un modello senza precedenti, con il 98,6% del suo peso totale proveniente da materiali che integrano un alto tasso di elementi riciclati. La sua cassa da 44 mm, il quadrante sandwich e i ponti sono realizzati in EcoTitanium, una lega di titanio riciclato, metallo leggero di derivazione aerospaziale composto per oltre l’80% da puri elementi riciclati. L’orologio Panerai è inoltre il primo a utilizzare SuperLuminova ecologica al 100%, sul quadrante e sulle lancette, e silicio riciclato al 100% per la realizzazione dello scappamento del movimento. Entrambi sono ottenuti attraverso processi che riutilizzano scarti di materie prime. Al suo interno, un movimento meccanico a carica automatica con funzioni di ore, minuti, piccoli secondi e tre giorni di autonomia.
Submersible eLab-Id nasce così per lanciare un messaggio all’industria orologiera: è possibile produrre un segnatempo usando prevalentemente materiale riciclati, riducendo drasticamente la necessità di estrazione di materiali vergini e diminuendo di conseguenza l’alto impatto ambientale. Una sfida realizzata grazie a partner e fornitori che non avevano mai lavorato prima in questa direzione, nonché un viaggio che Panerai spera sia presto condiviso da altri brand: “Saremmo estremamente felici – ha spiegato il CEO Jean-Marc Pontroué – se tutti i nostri colleghi in Svizzera e nel mondo si mettessero in contatto con i nostri stessi fornitori per l’utilizzo degli stessi materiali. Non vogliamo essere gli unici a farlo, agire da soli non salverà il mondo”. Proprio per renderlo possibile, la maison ha rivelato il nome di tutti i fornitori che hanno contribuito alla realizzazione di questo importante progetto.