Giorgione Father & Sohn

PASSIONE OROLOGI: DUE GENERAZIONI A CONFRONTO

Alla vigilia del lancio delle dirette mensili su Instagram “Father & Son”, Giorgione e Andrea Casalegno si confrontano su una passione che unisce persone di tutte le età: quella per l’orologeria.

Presto, su Instagram, lancerò un nuovo format con il mio amico Andrea Casalegno. Un format diverso, senza filtri, senza regole e con tanta passione, in diretta la sera di ogni ultima domenica del mese. È bello vedere come la passione per l’orologeria unisca generazioni completamente diverse, non per nulla abbiamo deciso di chiamare le nostre dirette: “Father & Son”.

Eh sì, perché io ho 53 anni, che sono esattamente 30 in più di Andrea. La passione vera però (quella che ti fa passare le ore a parlare, studiare ed emozionarti per i segnatempo) non ha età. Un orologio è come un amico: forte e sincero, che ti sta accanto facendoti stare bene, al di là dell’età, del lavoro, dello stress…

Giorgione Father & Sohn

Ecco quindi che vogliamo parlare assieme di orologeria per coinvolgere appassionati di ogni età e per portare un po’ di sana passione in tutti, ripercorrendo ogni mese quello che è successo nel nostro mondo visto dai nostri occhi.

Adesso, per conoscerci meglio, uno scambio di domande.

AC: Giorgione, quando hai cominciato ad appassionarti agli orologi? Ti aspettavi di diventare la persona che sei oggi ed il riferimento che sei per noi?

Io davvero non lo ricordo precisamente. So solo che anche da piccolissimo mi fermavo a guardare le vetrine dove c’erano orologi e passavo più tempo davanti a quelle che a quelle di giocattoli. Sinceramente non mi sento un riferimento ma semplicemente un grande appassionato che ha avuto la fortuna di conoscere tante persone meravigliose in questo mondo.

Giorgione Father & Sohn

AC: Tornassi indietro, con tutto quello che di strano sta accadendo nel nostro mondo, ti lanceresti ancora in questa avventura o faresti altro?

Senza neppure pensarci. Oggi stiamo vivendo un momento dove la speculazione la fa da padrona. Ma io continuo ad amare follemente gli orologi ed a passare ore ed ore a studiarli, a capirli, a scoprirli… Gli orologi sono per me un compagno fedele che mi distrae quando ho la necessità di farlo e mi emozionano tutto il resto del tempo.

AC: Sei adulto, vaccinato, riconosciuto eppure dai ancora voce e fiducia ai giovani, proprio come adesso con me: cosa ti spinge a farlo, a differenza di tanti tuoi colleghi in Italia?

Io penso che questa splendida passione debba essere trasmessa ai più giovani. Io faccio del mio meglio per parlarci ma, spesso, abbiamo linguaggi diversi. Tu, Andrea, sei una persona preparata, educata ed appassionata. Fai quello che fai nel migliore dei modi e per me è un enorme piacere fare delle cose assieme. A farlo mi spinge una passione pura ed il fatto di farlo senza scopo di lucro: questo non crea gelosie perché sono solo felice per il successo altrui.

Giorgione Father & Sohn

G: Andrea, molti tuoi coetanei usano solo smart watch e poco si interessano agli orologi meccanici. Come ti è nata questa passione? Cosa pensi si possa fare per avvicinare i tuoi coetanei a questo mondo?

Hai ragione, Giorgione, tantissimi giovani non hanno acquisito ancora gusto e piacere per un orologio meccanico. Io penso sia dovuto a chi e come glieli racconta. A me la passione è nata trovando in casa qualche orologio vintage e cercando di restaurarlo. Ho cominciato così a conoscere altre persone che mi hanno accolto, accompagnato e guidato in questo mondo con passione, così che, per osmosi… Per avvicinare i miei coetanei, invece, non penso esista una strada sola. Indubbiamente fargli capire cosa è oggi un orologio meccanico, chi lo porta e quali storie nascono o sono legate ad esso, sono tutte cose che aiutano. Oggi più che mai, in un mondo dove l’orologio non è più una necessità e dove la mia generazione è sempre più votata al superfluo, penso che il matrimonio s’abbia da fare.

G: Ti faccio una domanda che faccio spesso ai colloqui di lavoro. Dove ti vedi fra cinque anni?

Divulgare, intrattenere, interessare e stupire sono i miei “giochi” più grandi, dai quali sto cercando di consolidare un lavoro come consulente nella comunicazione e promozione dell’alta orologeria. Allo stesso tempo, però, non vorrei vanificare i miei studi di Ingegnere Gestionale… Proprio per questo, l’obiettivo è estendere questo lavoro di consulenza e creare una realtà solida a servizio di aziende che oggi conoscono poco la parola “passione”, che io reputo invece imprescindibile in un settore così scettico. E se qualcosa va male lungo strada, perché no, mi vedo molto bene a intrattenere gli altri, con qualsiasi mezzo, o nelle boutique dove oggi compriamo!

G: Eri in un gruppo che era diventato molto famoso in questo mondo. Cosa ti ha spinto a lasciarlo ed a fare una nuova strada?

Essere ragazzi e ritrovarsi in mano qualcosa di più grande del previsto è difficile, avendo il carattere che ho io poi è pressoché impossibile. Adoro il lavoro di squadra ma nulla batte la soddisfazione di essere artefici del proprio destino, nel bene e nel male. Dai primi video su YouTube che pubblicammo già mi era balenato di staccarmi e proseguire da solista, diciamo che poi è stato quasi inevitabile e, a posteriori, lo rifarei ancora cento volte e sono più che entusiasta di quello che succederà nel prossimo futuro!

Giorgione Father & Sohn