Da Vacheron Constantin a Breguet, i cinque modelli più esclusivi del panorama dell’orologeria
“Gli orologi sono, rispetto al tempo, ciò che un dizionario è rispetto al linguaggio.” Questa l’opinione del poeta spagnolo Jordi Doce. Un concetto interessante, declinabile in molteplici paradigmi dell’espressione umana. L’orologio è infatti comunicazione, parola, definizione. Uno strumento che si è fatto accessorio prima e gioiello poi, fino a plasmarsi come pezzo d’arte. E l’arte, si sa, non ha prezzo, ma quella fatta bene costa, e anche parecchio.
E allora: qual è l’orologio più costoso del mondo? E soprattutto: quanto costa? Nello scintillante panorama degli orologi di lusso, spicca il Vacheron Constantin Celestia. Un oggettino in oro bianco che conta 23 complicazioni e che offre dettagliate informazioni astronomiche. Ma le informazioni non sono l’unica cosa astronomica: l’orologio, che è un esemplare unico, è stato venduto per più di 1 milione di euro, aggiudicandosi il titolo di più costoso del 2017.
Medaglia d’argento per il Richard Mille RM 50-03 Tourbillon Split Seconds Chronograph Ultralight McLaren F1, che di lungo non ha solo il nome, ma anche la cifra scritta sull’assegno per acquistarlo: 980.000 euro.
A km di distanza si colloca invece il Tourbograph Perpetual “Pour Le Mérite” di A. Lange & Söhne. Ancor prima di nascere ( l’uscita dell’orologio è prevista per l’autunno 2017), è già sul podio della classifica degli orologi più costosi dell’anno, portandosi a casa un discreto bronzo con il suo modico prezzo di 450mila euro.
Se l’orologio è arte, allora il Breguet Grande Complication Marie Antoniette è la Gioconda dei segnatempo. Creato appositamente per la moglie di Luigi XIV e regina di Francia, Maria Antonietta. Il suo esile polso, però, non indossò mai il pregiato oggetto, che sarà terminato solo nel 1827, vale a dire 34 anni dopo la morte della sovrana, 44 anni dopo essere stato commissionato e 4 anni dopo la morte del grande orologiaio. Prezzo stimato: 25,79 milioni di euro (nella foto la riproduzione voluta da Nicolas G. Hayek).