IWC PROTEGGE L’AMBIENTE E I LAVORATORI GRAZIE ALLA CERTIFICAZIONE RJC

FacebookTwitterWhatsApp

Iwc ha annunciato di aver ricevuto la prestigiosa certificazione Chain-of-Custody (CoC) dal Responsible Jewellery Council (Rjc).

Da ben nove anni, per la precisione a partire dal 2012, Iwc Schaffhausen ha inizato un percorso di responsabilizzazione finalizzato alla tracciabilità dei prodotti così da garantire che l’intero processo che porta alla nascita dei suoi celebri orologi sia all’insegna della trasparenza. Oggi, a testimonianza dell’impegno, la maison ha annunciato di aver ricevuto la certificazione Chain-of-Custody (CoC) dal Responsible Jewellery Council (Rjc), uno standard volontario che integra il codice di condotta al quale Iwc aderisce già e che certifica come l’oro e il platino utilizzati nella catena di fornitura dell’azienda siano completamente tracciabili e approvvigionati in modo responsabile.Nata nel 2005, Rjc è il punto di riferimento per l’industria dei gioielli e degli orologi nel campo del rispetto dei diritti umani e dell’ambiente. Grazie alla certificazione ricevuta, Iwc ha confermato ancora una volta che tutti i materiali utilizzati per la realizzazione dei segnatempo non provengono da aree in cui è ancora in atto lo sfruttamento dei minori o dove l’estrazione dei materiali viene effettuata in violazione delle norme per la tutela degli ecosistemi locali. “Come compagnia che si basa sull’innovazione, siamo orgogliosi di un riconoscimento che ci vede all’avanguardia sotto il profilo della responsabilità, una parola che segna i nostri processi produttivi dall’inizio alla fine. Un passo importante per noi e per gli appassionati che condividono la nostra mission” è stato il commento di Franziska Gsell, Schaffhausen Cmo e Sustainability Committee Chair di Iwc.Con questa ennesima conquista, Iwc è diventata la prima maison di orologeria di lusso ad adeguarsi ai parametri CoC più stringenti introdotti nel 2019 da Rjc. Un codice di responsabilità che coinvolge tutti i brand che si trovano a operare nella raccolta e nell’utilizzo di diamanti, pietre preziose, oro, argento e metalli e che prevede il rispetto dei diritti umani, di quelli dei lavoratori, dell’ambiente e la trasparenza dei processi produttivi. I brand che aderiscono al programma si impegnano così a contribuire al raggiungimento dei 17 obiettiviti di sostenibilità indicati dalle Nazioni Unite all’interno dell’agenda fissata per il 2030.

FacebookTwitterWhatsApp