Greubel Forsey annuncia la volontà di eliminare completamente la pelle animale dai cinturini, convertendo la produzione al vegetale.
Eliminare completamente la pelle di origine animale dai propri cinturini, dando così il via a una nuova, storica fase. Una decisione coraggiosa, quella di Greubel Forsey, manifattura svizzera che da oltre vent’anni lotta per vincere la resistenza ai cambiamenti e spingere il settore dell’orologeria verso una nuova direzione, più sostenibile e rispettosa dell’ambiente. E che dal 1 gennaio 2022 compirà il grande passo, riconvertendosi a una produzione 100% vegetale. Una prima assoluta che comporterà tante altre piccole, successive rivoluzioni.
“L’offerta tecnica di cinturini in pelle vegetale è ormai consolidata – ha spiegato Antonio Calce, Chief Executive Officer ed Executive Board Member di Greubel Forsey – e i nostri clienti sono per definizione all’avanguardia, aperti all’innovazione, con lo sguardo sempre rivolto al futuro. Il nostro obiettivo è allinearci con la loro visione del mondo e siamo entusiasti di poter dare il nostro contributo per un’Alta Orologeria più responsabile”. Con l’arrivo del 2022, dunque, la maison non impiegherà più materie prime animali nei cinturini. In previsione del passaggio a una produzione vegetale, gli atelier hanno pubblicato un capitolato d’oneri molto simile a quello degli accessori classici.
Aspetto, invecchiamento, usura: ogni dettaglio dei nuovi cinturini sarà curato al massimo, rendendo impossibile, al tatto, notare differenze con il passato. Una novità che permetterà, così, di evitare il sacrificio e la sofferenza di migliaia di animali. Gli accessori saranno declinati in un’ampia gamma di colori, con le fibbie disponibili a loro volta in versioni diverse a seconda delle richieste, pieghevoli o ad ardiglione. Un’iniziativa, quella di Greubel Forsey, che non resterà isolata: la maison ha infatti annunciato di essere già al lavoro per nuovi progetti di sviluppo sostenibile, che saranno presentati nel corso dei prossimi mesi.