Quali sono le proprietà del titanio e come le diverse gradazioni influenzano i nostri orologi? Tutti i segreti di questo prezioso materiale.
Titanio: un po’ di storia
Scoperto in Inghilterra durante il XVIII secolo, il titanio ha trovato uso in moltissimi settori dell’industria col passare degli anni, a partire ovviamente da quello orologiero. Ma quali segreti nasconde questo particolare materiale (qui il primo di A. Lange & Söhne) e, soprattutto, cosa significano i diversi gradi per i segnatempo che indossiamo al polso? Per capirlo bisogna innanzitutto risalire alle sue origini, quando esce dal suolo sotto forma di ilmenite o rutilo per poi essere raffinato e modellato in una delle tante leghe. Dei circa 38 gradi riconosciuti dallo standard internazionale Astm, solo due sono stati ampiamente utilizzati per gli orologi: grado 2 e grado 5.
Differenze di grado
Tra i segnatempo realizzati con questo materiale, l’interessante Tudor Pelagos 39 in titanio di grado 2, minerale che fa parte dei quelli considerati “commercialmente puri” e che viene comunemente indicato come uno dei più preziosi nel settore per l’eccellente resistenza all’ossidazione e alla corrosione, unita a una buona resistenza. Bulgari ha invece creato l’Octo Finissimo in titanio grado 5, che ha permesso al modello raggiungere lo status di “classico contermporaneo” grazie alla finitura tenue e a una resistenza significativamente superiore. Formato da un 6% di alluminio, 4% di vanadio, 0,25% di ferro e 0,2% di ossigeno, il titanio di grado 5 è un’altra delle leghe più utilizzata.
Il titanio, tra novità e conferme
Il titanio grado 23 offre di contro una purezza maggiore rispetto al grado 5: non contiene ferro e ha un massimo dello 0,13% di ossigeno. Solitamente usato per gli impianti medici, si vede raramente negli orologi anche se Blancpain lo ha usato occasionalmente, in particolare nell’Air Command da 36 mm o nel Bathyscaphe Fifty Fathoms.
Molti marchi scelgono invece di impiegare contemporaneamente leghe diverse. Casio, per esempio, ne ha scelte due per l’MRG “Square”, segnatempo che combina il titanio Ti61, che incorpora l’ittrio come elemento di lega per una maggiore tenacità, e il DAT55G, privo di vanadio e tre volte più duro degli altri. Per quanto riguarda i rivestimenti, tra le più celebri c’è la tecnologia Tegiment di Sinn, a prova di graffi quando viene applicata alle loro casse in titanio di grado 2 e 5, mentre il Super Titanio di Citizen prevede invece una tecnica di indurimento superficiale.
Un fascino, quello del titanio, che ha conquistato anche Rolex, che lo ha introdotto in collezione con il recente Oyster Perpetual Yacht-Master 42, declinato, per la prima volta, in titanio Rlx, lega di titanio grado 5 appositamente selezionata dalla casa della corona.