assemblaggio presso Iwc

COSA VUOL DIRE DAVVERO SWISS MADE? STORIA DI QUELLE DUE SEMPLICI PAROLE

Le parole Swiss Made sono le più famose nella storia dell’orologeria. Ma cosa nasconde quella semplice espressione? Ecco la sua storia.

Swiss Made: parola semplice per un universo complesso

Due parole che sono diventate con il tempo sinonimo di qualità e affidabilità, Swiss Made, e che ancora oggi accompagnano con orgoglio i migliori orologi prodotti nella patria delle lancette. Gli appassionati di orologeria (divenuta patrimonio dell’Unesco) sono abituati a leggerle sul quadrante, senza soffermarcisi più di tanto. Ma cosa si nasconde davvero dietro quella dicitura? Quello che molti non sanno è che, in realtà, dietro quell’espressione ormai di uso comune non si cela soltanto il riconoscimento della Svizzera come regina nella produzione di orologi di lusso, ma anche un tentativo di difendere i marchi elvetici dalle sfide globali che ne hanno minacciato l’egemonia nel corso dei secoli. Ecco, allora, la verità custodita da quel semplice Swiss Made.

Design da Jaeger-LeCoultre
(Come nasce un orologio Jaeger-LeCoultre)

Dove inizia la tradizione

Per capire davvero come stanno le cose bisogna riavvolgere le lancette del tempo: nonostante si possa pensare il contrario, gli orologi non nacquero in Svizzera ma in Germania, intorno al XVI secolo. Negli anni successivi furono Paesi come Olanda, Francia e Inghilterra a realizzare passi da gigante nel settore mentre gli svizzeri, udite udite, non godettero inizialmente di una buona fama e vennero accusati addirittura di realizzare dei falsi. Soltanto nel XIX secolo si sarebbero presi una rivincita grazie all’introduzione di un modello di produzione centralizzato, il cosiddetto “établissage“: i componenti dei segnatempo realizzati da singoli specialisti venivano poi assemblati in un unico posto. Un processo creativo che solo in seguito, prenderà la forma delle moderne manifatture (qui la storia di come Zenith ha rischiato di scomparire).

Zenith facade
(La facciata della manifattura Zenith)

Il savoir-faire degli altri Paesi

Tra i più acerrimi rivali della Svizzera, determinata a imporsi come Paese-leader dell’orologeria mondiale, ci furono inizialmente gli Stati Uniti, guidati da marchi come Waltham, Elgin, Hamilton e Bulova. Con gli Usa frenati dalla Grande Depressione e dalla Seconda Guerra Mondiale, furono poi i giapponesi a minare l’egemonia elvetica, con la maison Seiko che nel 1969 rivoluzionò il mercato lanciando i primi modelli al quarzo, affidabili ed economici (i migliori qui). Gli svizzeri tentarono di difendersi sancendo formalmente il concetto di “Swiss Made“, etichetta protetta da leggi specifiche a tutela delle loro eccellenze. Ma sembrò un tentativo disperato, fino a quando non si affacciò sul mercato un orologio in plastica alimentato da una batteria: ideato da Nicolas G. Hayek, nasceva ufficialmente il primo Swatch.

Swatch HQ Bien
(L’avveniristico quartier generale di Swatch a Bienne)

Il ruolo di Swatch

Deciso a difendere l’industria svizzera, Hayek acquisì numerose società fondendole sotto un unico gruppo, il SHM (il futuro Swatch Group). Singoli marchi in difficoltà poterono così sopravvivere e prosperare, seguendo la nuova visione di un’orologeria semplificata. Tra la fine degli anni ’80 e l’inizio dei ’90, la missione era così compiuta: i segnatempo Swiss Made erano salvi e, grazie a contratti che li legavano a grandi star del cinema e dello spettacolo, erano riusciti a tornare ai fasti di un tempo. James Bond salvava il mondo sfoggiano al polso un Omega, Sylvester Stallone si innamorava di Panerai (vedi Lancette famose a Hollywood, parte 1 e parte 2).

bond omega
(James Bond indossa Omega)

Swiss Made: definizione

La Svizzera è oggi tornata il cuore pulsante dell’industria, anche se non tutto quello che viene creato sotto l’etichetta Swiss Made: dal 2017, i requisiti richiesti per avvalersi di questa dicitura sono questi:

  • L’ l’80% del costo di un movimento meccanico e il 60% di uno al quarzo deve essere stato speso in Svizzera
  • Il movimento deve essere incassato in Svizzera
  • Il controllo finale di qualità deve avvenire in Svizzera
  • Il movimento deve essere di origine svizzera, sia per quanto riguarda lo studio tecnici, che lo sviluppo del prototipo e il controllo finale
engineering team IWC
(Creativi al lavoro da Iwc)